Trump lancia l'auto-deportazione, mille dollari a migranti per lasciare gli Usa
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Dopo il Salvador arriva il Ruanda: l'amministrazione Usa negozia un accordo per deportare migranti sul modello di quello raggiunto con la Gran Bretagna e poi fermato dalla Corte Suprema Uk Donald Trump lancia l''auto-deportazione' per gli immigrati entrati illegalmente negli Stati Uniti. "Daremo a ognuno una certa quantità di denaro e un bellissimo biglietto per un volo, per tornare da dove sono venuti. (Adnkronos)
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L'indiscrezione del quotidiano americano sul programma di deportazioni del presidente statunitense (lapresse.it)
È la Libia: proprio qui Donald Trump ha deciso di trasferire a bordo di un aereo militare americano un gruppo di migranti e il volo potrebbe già partire nelle prossime ore. Il New York Times, che dà la notizia e cita funzionari informati, scrive che le nazionalità degli espulsi non sono state rese note. (Il Fatto Quotidiano)
Un giudice federale a Boston ha ordinato lo stop immediato a qualsiasi deportazione di migranti verso Paesi terzi non d’origine, come Libia e Arabia Saudita, senza adeguate garanzie legali. La decisione è arrivata dopo le voci su un volo militare imminente destinato alla Libia. (Rivista Africa)
Potrebbe decollare già nella giornata di mercoledì il primo volo con un gruppo di immigrati illegali diretto in Libia. La decisione di deportare persone arrestate negli Usa ha suscitato critiche per le… (La Stampa)
L'amministrazione Trump sta pianificando di inviare un gruppo di migranti in Libia a bordo di un aereo militare americano. A rivelarlo è il New York Times che cita funzionari informati. Le nazionalità dei migranti non sono state rese note ma un volo per la Libia con a bordo le persone espulse potrebbe partire nelle prossime ore. (Tiscali Notizie)
A lanciare l’allarme sono stati gli avvocati degli stessi migranti, che hanno chiesto l’intervento di un giudice federale per bloccare le deportazioni. Alcuni migranti detenuti negli Stati Uniti sono stati informati dalle autorità che potrebbero essere deportati in Libia, un paese da cui non provengono e noto per gravi violazioni dei diritti umani. (Primaonline)