L'era Netanyahu ha la sua data di scadenza

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Lo ha annunciato oggi lo speaker Yariv Levin.

L'intesa raggiunta dalla coalizione, lo ricordiamo, prevede una rotazione tra primi ministri, con i primi due anni di mandato affidati a Bennett e i successivi a Lapid.

Se incasserà la fiducia, il nuovo esecutivo si insedierà il giorno stesso, mettendo così fine al lungo "dominio" del premier Benjamin Netanyahu, ormai in carica da bene dodici anni.

Nel corso della stessa sessione speciale sarà inoltre eletto anche il nuovo speaker per la 24esima Knesset, che succederà a Levin

omenica prossima, il 13 giugno, la Knesset sarà chiamata a esprimere il proprio voto di fiducia per il nuovo governo israeliano, guidato dalla coalizione di Naftali Bennett e Yair Lapid (Ticinonline)

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Il governo sarà composto da otto partiti di destra, centro e sinistra, oltre al partito arabo Ràam, uniti soprattutto dall'obiettivo di estromettere Netanyahu.Il governo del cambiamento sarà guidato a rotazione, prima da Naftali Bennett, leader del partito di destra Yamina, poi da Yair Lapid, capo del partito centrista Yesh Atid (Rai News)

Ha poi ribadito che il futuro governo "è pericoloso per la sicurezza di Israele" e che il suo partito, il Likud, voterà contro Sono otto i partiti che dovrebbero entrare a far parte dell’esecutivo. (L'Unione Sarda.it)

Giorni dopo l’annuncio da parte di Yair Lapid della nascita di una nuova coalizione pronta a guidare Israele la situazione è ancora molto precaria. Di tale debolezza sta cercando di approfittare il premier uscente, Benjamin Netanyahu, che dopo dodici anni consecutivi al potere è ben poco propenso a lasciare le redini del Paese ad una coalizione che unisce destra, sinistra a arabi. (InsideOver)

Intanto, sul fronte interno, il clima è sempre più avvelenato per le accuse del Likud contro i "traditori" della coalizione anti-Netanyahu (La Repubblica)