Lea e rimborsi: è in atto uno scontro tra ministero e privati

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Avvenire SALUTE

IMAGOECONOMICA Resta il muro contro muro nella “battaglia” sul nuovo tariffario delle prestazioni sia della specialistica ambulatoriale sia della protesica, che ha reso possibile l’entrata in vigore dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea). Nell’udienza al Tar del Lazio, il presidente del collegio ha proposto una sospensiva dei ricorsi contro il decreto tariffe del 25 novembre 2024 (del ministro della Salute e di quello dell’Economia e delle finanze) per fissare un’udienza di merito per il prossimo 27 maggio. (Avvenire)

Su altri giornali

N 2025 – Nella giornata di ieri si è tenuta, innanzi alla Sezione III quater del TAR del Lazio, l’udienza collegiale per discutere la sospensione degli effetti del nuovo nomenclatore tariffario nazionale, pubblicato il 27 dicembre 2024. (AssoCareNews.it)

«Il Tar Lazio, sezione III quater, con l’ordinanza di questa mattina n. Il diritto non esiste in questa vicenda. (ilmessaggero.it)

Il Tar del Lazio ha respinto le richieste con le quali l'Anmed - Associazione Nazionale di Medicina, Diagnostica, Salute e Benessere e alcuni laboratori di analisi cliniche contestavano - chiedendone la sospensione dell'efficacia - il Decreto del Ministero della Salute relativo all'intesa sullo schema di decreto concernente la "Definizione delle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica", ovvero il Tariffario delle cure e prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale. (Alto Adige)

"Questa mancanza di disponibilità a risolvere il problema ha costretto le strutture sanitarie rappresentate da Uap ad intraprendere queste azioni giudiziarie per la tutela della salute dei cittadini italiani. (Quotidiano Sanità)

Abbiamo più volte informato i colleghi laboratoristi sullo stato dell’arte, precisando che nel corso del corrente anno il tavolo tecnico si sarebbe nuovamente riunito per una ulteriore revisione delle tariffe. (FNOB)

Oggi l’U.A.P. chiarisce che le azioni giudiziarie intraprese sono state rese necessarie da una mancanza di disponibilità del Ministero della Salute ad organizzare Tavoli di confronto con le maggiori associazioni di categoria degli ambulatori, poliambulatori e ospedalità privata, che invece già dal 12 luglio avevano presentato le proprie proposte di modifica alle tariffe, al fine di evitare che le strutture private accreditate e gli ospedali pubblici si trovassero nell’impossibilità di erogare prestazioni sotto costo, con un inevitabile danno sui pazienti che non potrebbero usufruire dei servizi di tali strutture. (Il Giornale d'Italia)