Metsola: se l'Europa non può difendersi da sola, nessuno lo farà





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Bruxelles, 3 febbraio 2025 – “Non c’è mai stato un momento più urgente per organizzare un vertice sulla difesa”. Con queste parole, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha aperto il dibattito al vertice informale Ue dedicato alla sicurezza, sottolineando come l’attuale contesto geopolitico richieda un’azione immediata e coordinata. “Se c’è un messaggio chiaro che i nostri elettori ci hanno dato a giugno – ha aggiunto – è che vogliono più investimenti nella sicurezza. Vogliono sentirsi più protetti”.
Metsola, intervenendo a nome dell’Eurocamera, ha ribadito la necessità di aumentare gli sforzi comuni in tre direzioni: maggiori investimenti, una produzione industriale rafforzata e una cooperazione più stretta tra gli Stati membri. “Questo è il momento di agire – ha insistito – perché se l’Europa non è in grado di difendersi da sola, nessuno lo farà al posto nostro”. Una posizione che sembra riflettere non solo le preoccupazioni dei cittadini europei, ma anche la crescente consapevolezza di un mondo sempre più instabile, dove le minacce alla sicurezza assumono forme diverse e imprevedibili.
Sul tema dei finanziamenti, la presidente ha lasciato intendere che nessuna opzione debba essere esclusa a priori, nemmeno un eventuale coinvolgimento della Banca Europea per gli Investimenti (Bei). “Se c’è un impegno da parte della Bei – ha dichiarato – noi vogliamo supportarlo”. Una prospettiva che, sebbene non dettagliata, apre la strada a soluzioni innovative per garantire risorse adeguate alla difesa comune, senza gravare eccessivamente sui bilanci nazionali.
Allo stesso vertice, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha sottolineato l’importanza di un confronto “libero e franco” sulle priorità da affrontare. “Quando abbiamo deciso che l’Ue deve assumersi una maggiore responsabilità nella propria difesa – ha spiegato – abbiamo anche stabilito che serve un approccio collaborativo”. Costa ha individuato tre temi cruciali: la definizione delle priorità strategiche, la garanzia di finanziamenti adeguati e il rafforzamento delle partnership esistenti.
Il vertice, che si svolge in un momento di tensioni internazionali crescenti, rappresenta un’occasione per fare il punto sulle capacità difensive dell’Europa, spesso criticate per essere frammentate e insufficienti. La discussione, tuttavia, non si limita agli aspetti militari, ma abbraccia anche la sicurezza energetica, la protezione delle infrastrutture critiche e la resilienza digitale, temi che negli ultimi anni hanno acquisito un’importanza senza precedenti.