Facebook Papers. Migliaia di documenti rivelano il dissenso dei dipendenti sulle politiche del sito

Agenpress ECONOMIA

Il quotidiano ha pubblicato una serie di storie basate su decine di migliaia di pagine di documenti interni a Facebook fatti trapelare da Haugen.

I nuovi documenti, più di 10.000 pagine, offrono uno spaccato di quanto accade all’interno della società e il suo processo decisionale.

Facebook sta pianificando di rinominare se stesso con un nuovo nome già questa settimana, mentre l’ondata di copertura critica continua

Così un portavoce di Facebook ha replicato alla Cnn, tra le 17 testate americane che stanno pubblicando i ‘Facebook papers’. (Agenpress)

La notizia riportata su altri giornali

Mentre la terza opzione, considerata meno probabile dagli analisti, è Opuscule che manterrebbe una sorta di collegamento diretto con Facebook. Il 28 ottobre conosceremo il nuovo logo e il nuovo indirizzo di riferimento della galassia Facebook, pur consapevoli che le singole app – Instagram, Whatsapp, e lo stesso Facebook – non dovrebbero cambiare di una virgola. (GQ Italia)

Proprio per non pesare sui conti Zuckerberg, campione dalla libertà di espressione negli Stati Uniti, si è piegato alla richiesta del Partito comunista vietnamita di censurare i post anti-governativi. I Facebook Papers aprono probabilmente la crisi peggiore di sempre per il social di Mark Zuckerberg che, dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, pensava o quantomeno sperava di aver superato il test maggiore. (laRegione)

Negli ultimi mesi infatti, la multinazionale guidata da Mark Zuckerberg ha dovuto fronteggiare tantissime situazioni critiche, a partire dall’indagine avviata nei suoi confronti dal Congresso Usa. Facebook viene infatti da un mese molto difficile in borsa e le sue prospettive al momento non sembrano preludere a un cambio di passo positivo in tal senso. (iLoveTrading)

I maggiori media americani - 17 in tutto - pubblicano i cosiddetti 'Facebook Paper' che svelano i segreti del social di Mark Zuckerberg. In calo a Wall Street. (Tiscali.it)

"Facebook fa (ancora) troppo poco per contrastare odio e violenza online". Dopo un primo momento di silenzio, le alte sfere di Facebook hanno deciso di rispondere (QUOTIDIANO NAZIONALE)