Frammartino "in mostra" a Venezia: “Io chiedo agli spettatori il rischio d’immaginare&r

Io porto verso la frontiera, verso gli orizzonti sconosciuti, dove agli spettatori in sala tocca non solo di recepire ma anche di immaginare.

Era piuttosto la divisa del nostro lavoro carsico, presente sottotraccia in tutte le arti e nelle attività sociali.

A loro è piaciuto e siamo partiti, anche con il sostegno della Calabria Film Commission».

Per un paio di giorni si emerge alla luce e poi si torna felicemente di sotto e si continua a lavorare». (Gazzetta del Sud)

Su altri media

Il film arriva dopo 11 anni di assenza (il suo ultimo lavoro è stato Le quattro volte) Grazie San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara, Rotonda, Terranova del Pollino da dove viene Nicola Lanza, il meraviglioso pastore del film, grazie Caulonia e grazie alla Calabria che è la regione più bella d’Italia». (ABMreport)

«Infatti, quando sul palco ho ringraziato la Calabria mi riferivo a tutta la Calabria. Intorno abbiamo molta luce, molte immagini luminose e seducenti; d’altronde si sa, questa luce è molto più accattivante. (Quotidiano del Sud)

La politica che litiga sul nulla ricordi queste parole di questo maestro del cinema calabrese nell’intimo, prima di salire domani sul carro dei vincitori È il trionfo di Michelangelo Frammartino calabrese fuori della Calabria per necessità economica che da Venezia non ha mancato di dire che dalla nostra regione si parte ancora per studiare e per andare a curarsi. (Quotidiano del Sud)

Prodotto da Marco Serrecchia, Michelangelo Frammartino, Philippe Bober il film è una produzione Doppio Nodo Double Bind con Rai Cinema. (La Riviera)

Altro premio per Il buco è il ”Green Drop Award 2021“. Il premio più importante è sicuramente il ‘Premio Speciale della Giuria‘ ad un film che parla di Speleologia, in maiuscolo, assegnato nella serata finale. (La Scintilena)

Tempo di lettura 2 Minuti. «Il Leone stretto tra le mani di Michelangelo Frammartino è l’immagine della Calabria che vogliamo: resistente, poetica, capace ancora di vedere nel buio la luce del proprio coraggio». (Quotidiano del Sud)