Trentennale della morte di Nicholas Green: la Garante Stanganelli incontra i genitori
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“La Calabria non ha mai dimenticato l’esempio del piccolo Nicholas e il gesto d’amore dei suoi genitori, che rappresentano il faro guida nella costante ricerca di riscatto della nostra regione e di tutti i calabresi onesti”. Così la Garante Regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, intervenendo alla tre giorni del Congresso Internazionale “Donarte” sulla donazione degli organi, in corso a Messina, in concomitanza con il trentennale della scomparsa di Nicholas Green, prematuramente strappato alla vita il 29 settembre 1994 da mani criminali, mentre, in vacanza in Italia con i suoi genitori, attraversava in auto la Salerno-Reggio Calabria, colpito mortalmente da un proiettile in un tentativo di rapina nei pressi dello svincolo di Mileto (StrettoWeb)
Su altri media
Effetto Nicholas. Si chiamò così l’impennata insospettabile di donazioni d’organo che ci fu in Italia trent’anni fa. Per far maturare una nuova coscienza collettiva servì una tragedia. Spesso è così. Bisogna sbattere la testa per avere un sommovimento del cuore. (Avvenire)
Chiede la revisione del processo a conclusione del quale è stato condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione Francesco Mesiano, di 51 anni, di Mileto, accusato dell'omicidio di Nicholas Green, il bambino statunitense… (Il Vibonese)
Senza esitare la famiglia decise di donare gli organi. È stato chiamato “effetto Nicholas” quello che trent’anni fa ha portato a un’impennata di donazioni di organi in Italia. (Avvenire)
Alla crescita della trapiantologia italiana degli ultimi 30 anni ha contribuito in maniera determinante la legge 91 del 1999 che ha strutturato tutta l’attività nazionale in questo settore a partire dalla creazione del Centro Nazionale Trapianti (CNT). (insalutenews)
Era il 29 Settembre 1994 quando due banditi scambiarono l’auto dei Green per quella di un gioielliere sulla Salerno Reggio Calabria e la crivellarono di proiettili colpendo mortalmente il piccolo di soli sette anni che dormiva sul sedile posteriore. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)
Mentre viaggiavano lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, l’auto su cui viaggiavano Reginald e Maggie Green, insieme ai loro due figli, Nicholas e Eleanor, venne affiancata da un’altra macchina, da cui partì una scarica di colpi di pistola. (leggo.it)