BERNAL. «HO RISCHIATO LA VITA, HO RISCHIATO LA PARALISI, RINGRAZIO DIO, RINGRAZIO TUTTI»

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E il messaggio è stato accompagnato dalla fotografia che vi proponiamo nella quale Egan manda un saluto a tutti!

Oggi voglio ringraziare Dio, la Clinica La Sabana e tu tti i suoi specialisti per aver fatto l'impossibile, la mia famiglia, mia mamma e tutti voi.».

«Ho avuto il 95% di possibilità di diventare paraplegico e ho rischiato di perdere la vita facendo ciò che amo di più.

Egan Bernal affida ai social il suo primo messaggio dopo il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto lunedì scorso. (TUTTOBICIWEB.it)

Ne parlano anche altri giornali

È successo a me, poi a Ben (Swift), e ora a Egan. Pidcock ha poi proseguito parlando di come la notizia di Bernal l’avesse colpito, considerate anche le sue passate esperienze: “È stata una notizia terribile. (OA Sport)

Un incidente bruttissimo, una notizia che ha sconvolto il mondo del ciclismo in questa prima parte di stagione. Sono ancora in terapia intensiva in attesa di nuove operazioni, ma confido in Dio che tutto andrà bene”. (OA Sport)

Il decorso medico tra proseguendo focalizzandosi sulla gestione del dolore, anche se l’equipe medica ha sottolineato “eccellenti risultati dell’intervento spinale”, con il drenaggio che ha portato ad un’espansione adeguata dei polmoni. (OA Sport)

Posizioni troppo estreme. . Intervistato da Cyclingnews, Tom Pidcock si è soffermato sulla difficoltà di visione stradale sulla bici da crono: "Credo che molti incidenti siano avvenuti su biciclette da cronometro e le posizioni che assumiamo siano troppo pericolose ed estreme - le sue parole - Spendiamo troppo tempo in quelle posizioni e non vediamo dove stiamo andando. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il suo manager italiano Acquadro è riuscito a parlare al telefono con il colombiano, ancora ricoverato per il terribile incidente di lunedì. "Mi ha detto che aveva tanto dolore, io gli ho risposto che magari potrei andare a trovarlo a febbraio e lui ha ribattuto ‘magari vengo io!’. (La Gazzetta dello Sport)

«Ringrazio Dio, ringrazio i medici della Unisabana che hanno fatto il miracolo e tutti quelli che mi stanno vicino. Dopo un’operazione durata oltre sei ore, i chirurghi hanno ricomposto quella delicatissima al femore destro e quella (aperta) alla rotula. (Corriere della Sera)