Auto, la Ue conferma le multe sulle emissioni nel 2025. E Stellantis pagherà «crediti verdi» a Tesla per schivarle

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera ECONOMIA

La Commissione Ue non intende cancellare le multe previste per le case automobilistiche le cui flotte non rispetteranno i nuovi limiti di emissione scattati nel 2025. Lo ha confermato il neo-commissario al Clima, Wopke Hoekstra, rispondendo a un’interrogazione presentata da diversi parlamentari europei, preoccupati che le eventuali sanzioni miliardarie aggravino la crisi dell’industria dell’auto europea. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Renault ha lanciato un allarme sulle normative europee per le emissioni di CO2, sottolineando il rischio di un impatto negativo sull’industria automobilistica del continente. Obbligano i produttori ad avere tra il 20% e il 24% di vendite in veicoli elettrici o a ricorrere al costoso acquisto di crediti di carbonio da leader del settore come Tesla (Il Sole 24 ORE)

L’ulteriore conferma è arrivata dalla normativa che dal 2035 imporrà lo stop ai motori a combustione interna diesel e benzina. Mille volte si è parlato dei danni che un limite temporale stringente sta provocando al settore e al suo indotto in termini di compressione dei volumi e dei posti di lavoro, ma qui siamo oltre. (Panorama)

Secondo quanto riporta la stampa del Vecchio Continente, i colossi dell’industria automobilistica hanno intenzione di mettere in comune le emissioni di CO2, allo scopo di evitare le colossali multe inflitte dal politburo dell’Unione europea, sborsando cifre piuttosto rilevanti a favore delle aziende che producono auto elettriche in cambio dei cosiddetti crediti verdi. (Nicola Porro)

Ovvero la decisione di Stellantis, Ford e Toyota (ma anche Mazda e Subaru) di mettersi insieme e acquistare crediti verdi dalla concorrenza, leggi Tesla (che guadagnerà oltre 1 miliardo di euro, secondo gli analisti … (Il Fatto Quotidiano)

È una «follia» che le case automobilistiche europee comprino crediti Co2 da produttori esteri, andandoli a finanziare. Nei giorni scorsi è emerso che - per evitare le sanzioni Ue sui livelli di emissioni - Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru hanno già stretto accordi con Tesla per creare un pool comune di emissioni. (Il Messaggero - Motori)