Fuortes (Rai): "A rischio il perimetro aziendale. Costretti a investire senza avere risorse. Debito record"

la Repubblica ECONOMIA

Carlo Fuortes, da tre mesi amministratore delegato della tv di Stato, rappresenta un quadro grave dei conti e soprattutto delle prospettive aziendali.

Davanti ai parlamentari della Commissione di Vigilanza, che lo ascoltano in audizione, Fuortes spiega che le risorse economiche di Viale Mazzini si stanno prosciugando

l perimetro aziendale della Rai "è enormemente a rischio", e così anche la sua capacità di investire denaro nel Paese, ad esempio nella produzione di film e fiction. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Fuortes ha parlato anche della raccolta pubblicitaria, destinata a ridursi se venisse approvato, così come è, il nuovo Tusmar. “Come denunciamo da anni, i ricavi della Rai sono incongrui, incerti, in riduzione e instabili a causa di fattori esterni (Primaonline)

Lo sottolinea all'Adnkronos il consigliere Rai eletto dai dipendenti Riccardo Laganà all'indomani dell'audizione dell'amministratore delegato Carlo Fuortes nella commissione parlamentare di Vigilanza Rai. (Adnkronos)

Ed ha anche chiarito che l'attuale Cda di viale Mazzini si è insediato il 15 luglio, cioè 75 giorni dopo l'accaduto La Rai non ha ritirato la querela contro Fedez per le sue accuse contro il servizio pubblico lanciate in occasione del Concertone del Primo maggio. (La Stampa)

“Altro che servizio pubblico…”. E dunque il presidente Riffeser Monti ha aggiunto “Sconcerta proposta Fuortes su quota Rai fondi editoria”. La Fieg, in una nota, ha profondamente stigmatizzato le parole di Fuortes sui fondi Rai destinati all’editoria. (Editoria.tv)

“La Federazione Editori si dice sconcertata dalle parole dell’Ad Rai Fuortes che vorrebbe togliere i fondi all’editoria per aumentare ancora di più il già miliardario canone. Approfondimenti (Informa)

E c’era poi la modalità-Gasparri, animata dal sospetto che il rigore amministrativo finisca a scompigliare la Rai finora cosa loro. Oppure i produttori di fiction e serie che devono gran parte dell’ultima fortuna alla presenza dei 400 milioni annuali investiti dalla Rai (Domani)