Pagamenti in contanti: stipendi, soglie e sanzioni, tutte le novità del 2020

Corriere della Sera INTERNO

La rivoluzione Cashless. Nella Legge di Bilancio 2020 il Governo ha deciso di abbassare a 2.000 euro la soglia per i pagamenti in contanti a partire dal 1° luglio 2020 (oggi il tetto per il pagamento in contanti è di 3 mila euro, come introdotto dalla legge di Stabilità 2016 sotto il governo Renzi).

Questo comporterà una riduzione progressiva anno dopo anno del denaro circolante.

Dal 1° gennaio 2022 il limite scenderà ulteriormente a mille euro. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

• le spese per la scuola (servizi di mensa, gite scolastiche, servizi di pre e post-scuola, assicurazioni scolastiche, ad eccezione dei libri di testo e del corredo scolastico a meno che non si tratti di dispositivi per gli alunni con difficoltà di apprendimento documentate) e per l’Università (affitto per studenti fuori sede, ecc. (Casteddu on Line)

Il contante può essere usato per i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditare al Ssn. - (PRIMAPRESS) (PrimaPress)

Che da inizio gennaio 2020 possono utilizzare il contante solamente per le spese relative a medicinali, prestazioni sanitarie in strutture pubbliche (o convenzionate) e dispositivi medici. Tutte le spese sanitarie detraibili al 19%. (Fanpage.it)

Con il governo Renzi il limite venne successivamente innalzato fino a portarlo agli attuali 3mila euro, ad eccezione dei money transfer e degli assegni per i quali la soglia è sempre rimasta a 999,99 euro. (Notizie.it )

Quindi quando ci si rivolge ad una struttura privata o ad un medico che opera al di fuori di una struttura privata accreditata è obbligatorio usare strumenti diversi dal contante per poter avere la detrazione. (La Repubblica)

Per i medici è comunque previsto l’invio dei dati sulla prestazione effettuata e del relativo pagamento al Sistema Tessera Sanitaria. Ricordiamo infine che le spese sanitarie possono essere portate in detrazione da tutti, a prescindere dal reddito. (PMI.it)