Ex Tubimar in cenere, ancora focolai attivi. Colonna di fumo su Ancona, incubo inquinamento. l sindaco: «Scuole chiuse anche domani»

Corriere Adriatico INTERNO

Primi responsi per l'aria. Esplosioni, fiamme e nube: la notte di paura ad Ancona.

Solo dopo i vigili del fuoco potranno fare una prima valutazione e capire da dove abbia avuto origine l'incendio e perché.

Nube: chiuse scuole, parchi, università e uffici al pubblico.

Cinquanta vigili del fuoco - di Ancona, Pesaro e Macerata - sono ancora impegnati nel tentativo di spegnere tutti focolai ancora attivi. (Corriere Adriatico)

Su altri giornali

Sono stati presentati ieri dall’Arpam i dati riscontrati da mercoledì mattina nell’aria di Ancona dopo il vasto incendio che ha bruciato un’area di 40mila metri quadrati del porto. Grazie a tutti i miei collaboratori che dall’altra sera lavorano senza sosta e andranno avanti per rilevare eventuali altre sostanze. (il Resto del Carlino)

Lo stop alle scuole e ad altre attività è stato prolungato precauzionalmente ad Ancona anche per la giornata di oggi, quando arriveranno i risultati definitivi dei rilievi dell’Arpam. I danni. I danni materiali invece sono ingenti, sicuramente superiori ai 50 milioni di euro solo di conseguenze dirette. (Corriere Adriatico)

Rimangono da sopprimere diversi focolai attivi all’interno del capannone dell’ex Tubimar, da dove è partito stanotte il cortocircuito. Nella riunione del Coc, comunque, è emerso quanto segue: • Non ci sono al momento evidenze di sostanze tossicche nell’aria. (QDM Notizie)

Giovedì mattina, dopo 30 ore di lavoro, i pompieri hanno spento gli ultimi focolai che ancora bruciavano all'interno dei capannoni distrutti dalle fiamme. I vigili del fuoco hanno spento gli ultimi focolai attivi. (Vivere Ancona)

Al via lo svuotamento dell’ex Tubimar. Le analisi faranno luce sulla eventuale presenza di acido cianidrico nell’aria, (i risultati oggi) spiega il direttore generale di Arpam Marche, Giancarlo Marchetti, una eventualità che «ci preoccupa». (Centropagina)

Per molti infatti vi è il rischio crollo dovuto alle fiamme che hanno distrutto tetti e gran parte delle strutture. La polizia sta acquisendo tutti i video delle telecamere che si trovano nella zona interessata dall’incendio. (Cronache Maceratesi)