Pd Reggio Emilia, il consigliere Dario De Lucia lascia partito e maggioranza

il Resto del Carlino SALUTE

Dario De Lucia ha comunicato nella seduta di oggi di aver deciso di lasciare il partito e di conseguenza la maggioranza.

“Dopo aver parlato con il sindaco Luca Vecchi e col gruppo di maggioranza – ha detto nella seduta in videoconferenza l'ormai ex consigliere Dem, De Lucia – Lascio il partito dopo 13 anni di militanza.

Dunque il Partito Democratico perde un pezzo importante (recordman di voti nelle ultime elezioni Comunali e tra i più votati anche nel 2014). (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

opo 13 anni di militanza il consigliere comunale di Reggio Emilia Dario De Lucia lascia il Pd ed entra in Sala del Tricolore nel gruppo misto. De Lucia, dipendente della Cgil, cita come motivazione generale il suo dissenso al governo Draghi e spiega di non volersi trovare «in imbarazzo» in un partito che lo sostiene. (La Gazzetta di Reggio)

La gratitudine per il preziosissimo lavoro che gli operatori hanno fatto e stanno facendo non sarà mai sufficiente In una sua lettera aperta, infatti, Marchi sottolinea come l’adesione alla campagna vaccinale, da parte degli operatori delle Case di riposo, sia asppena superiore al 50%. (il Resto del Carlino)

E' quanto emerge dal bollettino di Regione e Ausl sull'andamento della pandemia in provincia di Reggio Emilia. In provincia di Reggio Emilia, su 118 nuovi casi positivi, 69 sono riconducibili a focolai, 49 classificati come sporadici. (La Gazzetta di Reggio)

«A chi chiede mie dimissioni, forse anche da me stessa, ribadisco che non ho fatto alcuna pressione, tantomeno per conto del Pd, su componenti del Csm per la nomina di alcun magistrato, procuratore Mescolini compreso; né comunque avevo potere di influenzare alcuno». (La Gazzetta di Reggio)

categoria. (Reggionline)

L’indagine, coordinata dalla Dda meneghina, ha comportato l’esecuzione di numerose misure di custodia cautelare emesse dal gip “nei confronti di due associazioni per delinquere operanti a Milano e dedite al traffico internazionale e nazionale di stupefacenti, composte prevalentemente da cittadini italiani e albanesi che importavano in Lombardia ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marjuana che poi distribuivano in varie regioni d’Italia”. (Reggionline)