Approvato negli Usa l'aducanumab, il primo farmaco specifico contro l'Alzheimer | il manifesto

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La storica autorizzazione, tuttavia, è accolta con molti dubbi dagli scienziati alla ricerca di una cura contro la malattia, che colpisce 600 mila persone in Italia e 47 milioni nel mondo.

La Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha autorizzato ieri l’uso dell’aducanumab, il primo farmaco specifico contro il morbo di Alzheimer.

Il farmaco consiste in un anticorpo attivo contro una proteina detta «beta-amiloide», che nei malati di Alzheimer si accumula nel cervello. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

Dal 2003 - riporta il 'Washington Post' - nessun farmaco è stato approvato per l'Alzheimer. "È il primo farmaco dopo vent'anni che sembra poter aiutare i malati, ma non sarà per tutte le persone colpite da Alzheimer" spiega Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di neuroscienze-neuroriabilitazione dell'Irccs San Raffaele Roma (QUOTIDIANO NAZIONALE)

si interroga, parlando con l'Adnkronos Gianfranco Vissani a proposito del fatto che da oggi è possibile uscire e restare fuori di casa, e dunque fermarsi a mangiare con più calma nei ristoranti, fino a mezzanotte nelle zone bianche. (Yahoo Notizie)

Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Luca Pani, ex direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, oggi docente alla University of Miami negli States e a Modena in Italia. E anche Pani già guardava in questa direzione, commentando ieri sera via Twitter la notizia della luce verde di Fda al farmaco: "Ora - evidenziava - emergeranno opportunità e sfide. (Adnkronos)

Erano quasi vent'anni che non veniva approvato alcun farmaco contro l'Alzheimer, in una decisione tanto importante quanto controversa: un comitato consultivo della stessa FDA, comunica la Cnn, aveva decretato lo scorso anno che non ci fossero «abbastanza prove» per sostenere «l'efficacia del trattamento». (Ticinonline)

Covid, 65 morti e 1.273 nuovi casi: è il dato più basso dal 15 settembre. Se lo studio non ne dimostrerà l’efficacia, la Fda potrebbe ritirare il farmaco dal mercato, anche se l’agenzia lo fa raramente. (Corriere dell'Umbria)

Una sperimentazione per cui è stato importante il lavoro di ricerca del team guidato dal professore Giancarlo Logroscino, luminare barese della Neurologia, professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari e direttore del Centro Malattie Neurodegenerative di Tricase, centro innovativo di sperimentazione e ricerca scelto per i test del farmaco. (BariToday)