Crisi nel M5s, Di Battista: «Non guiderò il fronte dei dissidenti. Sbagliate le espulsioni»

Open INTERNO

Alessandro Di Battista ha parlato nell’attesa diretta su Instagram di oggi, 20 febbraio, arrivata nove giorni dopo aver annunciato la sua rottura (forse temporanea) con il Movimento 5 Stelle.

L’ex grillino si è detto anche contrario alle espulsioni dei dissidenti dal Movimento, negando di voler trainare un’opposizione interna al Movimento.

Al contrario di quanto affermato da Luigi Di Maio nei giorni dell’appoggio al governo Draghi, per Di Battista non ci saranno margini per il M5s di decidere come spendere i fondi del Recovery Fund. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Si aggrappano a ciò che dice Raffaella Andreola, «probivira» fuori dal coro, consigliera comunale a Villorba, provincia di Treviso. Termina con queste parole la letterina inviata dai capigruppo in Parlamento ai 36 espulsi grillini tra Camera e Senato. (ilGiornale.it)

Sono convinto che la grande maggioranza degli iscritti voterebbe contro” le espulsioni, ha spiegato in diretta su Instagram. Di Battista: “Non faccio scissioni o partiti” – A chiedere di ricorrere alla piattaforma Rousseau è anche Alessandro Di Battista. (Il Fatto Quotidiano)

«Non è mai sparito», dice chi ha lavorato con la Casaleggio associati, «Di Pietro, Grillo e Casaleggio si sentivano spesso, come anche con Marco Travaglio». Come dimostrano tutti i dossier di Palazzo Chigi finiti sulla scrivania di Casaleggio jr al tempo dei due governi Conte. (ilGiornale.it)

Le sue ripercussioni, del resto, la crisi nazionale ce le avrà anche sull’organizzazione grillina nelle regioni, Liguria per prima. La regione dove una replica del governo giallorosso nazionale, tra alti e bassi, stava comunque portando risultati nell’azione di opposizione in Regione. (La Repubblica)