Netanyahu è arrivato negli Usa, domani incontrerà Trump. Anp chiede riunione Onu sulla Cisgiordania

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La Stampa ESTERI

Il premier israeliano Netanyahu è atterrato negli Usa. Domani, martedì 4 febbraio incontrerà il presidente Trump. Sul tavolo i temi più urgenti del Medio Oriente: subito il nodo dei colloqui con Hamas per la seconda fase della tregua a Gaza, poi a lungo termine ci sono l'asse anti Iran e le relazioni con Riad. Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp), che governa piccole parti della Cisgiordania occupata, ha chiesto una sessione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo che Israele ha bombardato più di 20 edifici nel campo profughi di Jenin, che e' sotto attacco israeliano da più di due settimane. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Il premier israeliano – che ha allungato fino a sabato prossimo la sua permanenza degli Usa – è il primo leader straniero che il presidente americano incontra a Washington dall’inizio del suo secondo mandato. (il manifesto)

Il fatto che sia Bibi il primo capo di governo ricevuto ufficialmente alla Casa Bianca da Trump significa che «Trump privilegia gli amici. Il secondo messaggio – dice l’ambasciatore Stefano Stefanini, già rappresentante d’Italia presso la Nato e consigliere diplomatico del Quirinale – potrebbe essere che il Presidente Usa, avendo l’obiettivo di mettere fine alle guerre, vuole accompagnare il passaggio critico dalla prima alla seconda e terza fase del cessate il fuoco nella Striscia. (ilmessaggero.it)

"Martedì con Bibi abbiamo incontri importanti" prosegue Trump. I temi (TGLA7)

Netanyahu vola da Trump, tra tregua in bilico e guerra all’Iran

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato a Washington e ha in programma di incontrare già oggi Steve Witkoff, l’inviato speciale di Trump in Medio Oriente, per discutere i negoziati per la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco, mentre con Trump l’incontro è previsto per domani. (Contropiano)

Le trattative sulla seconda fase dell’accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco, che prevedono il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e dal corridoio di Philadelphi, sono in corso e stanno, secondo il presidente americano Trump, progredendo, ma Netanyahu sembra riluttante ad attuarle senza prima eliminare Hamas (Mosaico-cem.it)

GERUSALEMME — Un faccia a faccia per discutere il futuro della tregua tra Israele e Hamas, degli ostaggi, della guerra, ma anche l’orizzonte più ampio dell’intero Medio Oriente. (la Repubblica)