Dad, prove Invalsi e altri mostri marini - Blog: La nave di Penelope

Radio Popolare INTERNO

Ora abbiamo le prove: con la pandemia si diplomano studenti meno preparati dei loro predecessori.

Quello sulla dispersione implicita, in alcune regioni, arriva anche a percentuali a doppia cifra

Tutti i dati peggiorano in alcune regioni del Sud.

Questa volta l’assist a capire meglio ce lo danno le prove Invalsi.

I ragazzi che non arrivano a risultati adeguati in italiano sono il 44 per cento, in matematica il 51 per cento. (Radio Popolare)

Su altri media

Veniamo da un anno e più di dad, la famigerata didattica a distanza, ed è comprensibile che si volesse conoscere l’effetto sugli apprendimenti degli studenti. A sentire l’Istituto nazionale di valutazione del nostro sistema scolastico (Invalsi), è stato pessimo. (Il Mattino)

“Sia svolta eventualmente a campione – propone Tassella – a metà anno scolastico, corretta a livello centrale e somministrata da esterni alla scuola. Mancanza di investimenti nei decenni, non omogenea nelle regioni e nelle singole regioni stesse tra province e/o delle aree metropolitane, all’interno di questa scuola si inseriscono le prove Invalsi (Oggi Scuola)

Lo ha detto sulla sua pagina facebook il direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti sulla sua pagina facebook. Bisogna che la politica tutta, dal ministro dell’istruzione a quello della salute per passare dal parlamento alle regioni trovino una soluzione affinché sia garantita la scuola in presenza”. (Genova24.it)

Uno studente in Dad (foto archivio). Non che prima la situazione fosse rosea, ma è certo che la pandemia, con conseguente dad prolungata, soprattutto alle superiori, ha contribuito ulteriormente a erodere le competenze degli studenti. (Corriere della Sera)

Si riduce quindi l'effetto perequativo della scuola sugli studenti che ottengono risultati buoni o molto buoni, nonostante provengano da un ambiente non favorevole (i cosiddetti resilienti).I divari territoriali tendono ad ampliarsi. (AndriaViva)

Perché. La sfida che la dad ci propone non è nella distanza, ma nella prima d, quella di didattica (La Nazione)