Etna, l'eruzione si intensifica nel cratere di sud est

La Sicilia INTERNO

L'attività infrasonica risulta parecchio sostenuta con un alto tasso di accadimento dei transienti infrasonici

In serata l'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un repentino ulteriore incremento e allo stato attuale è al livello alto.

Inoltre si osservano bagliori fluttuanti da una bocca più verso ovest e alla "bocca della sella".

La sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di SE, nell'intervallo di profondità 2600-2700 m sopra il livello del mare. (La Sicilia)

La notizia riportata su altri media

Al momento l'aeroporto di Catania è operativo. Torna a risvegliarsi l'Etna: un nuovo trabocco lavico si è verificato dal Cratere di Sud-Est con inizio poco prima delle ore 8.55 di stamane e conclusosi in tarda mattinata. (Sky Tg24 )

Secondo il monitoraggio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania l’ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori elevati con tendenza all’incremento. La sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del cratere di Sud-Est, nell’intervallo di profondità tra 2.800 e 2.900 metri sopra il livello del mare. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

L'Ingv-Osservatorio Etneo ha emesso un'allerta Vona per gli spazi aerei di colore rosso. Una nuova attività parossistica è in corso sull'Etna. (Il Messaggero)

Quarto evento parossistico in altrettanti giorni: fontane di lava dal cratere di sud-est, una colata ha percorso circa 200 metri GUARDA LA DIRETTA. Anche l’attività infrasonica ha raggiunto livelli elevati; il tasso di accadimento e l’energia dei transienti infrasonici sono in aumento (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Nella foto si possono osservare le colate laviche scendere dalla sommità del vulcano innevato: la più lunga, che si estende per circa 4 chilometri, si dirige verso la desertica Valle del Bove. L'immagine è stata catturata il 18 febbraio e mostra le colate laviche scendere dal cratere di Sud-est del vulcano. (Sky Tg24 )

Le colate laviche, rilevano gli esperti dell’Esa, si sono spinte lungo i fianchi meridionali dell’Etna per più di un chilometro, fino a depositarsi in un bacino naturale di lava, la Valle del Bove. I sensori atmosferici - concludono - possono, inoltre, identificare i gas e gli aerosol rilasciati dall’eruzione, e quantificare il loro impatto ambientale" (Giornale di Sicilia)