Addio a Ronnie Spector, regina delle Ronettes

Ronnie ha vissuto la sua vita in un battito di ciglia, con ironia e con il sorriso . Pettinatura stravagante e voce melodrammatica, negli anni ’60 Ronnie Spector fu tra le grandi protagoniste della musica pop americana.

Ma nella vita di Ronnie ci sono state anche profonde ferite, come il burrascoso matrimonio con il produttore della band, Phil Spector, scomparso il 16 gennaio del 2021.

Nata a New York nel 1943, Ronnie Spector si è subito distinta, anche grazie ai suoi lineamenti un mix afro, nativa americana e irlandese (Musicalnews.com)

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Nel 1957 forma The Ronettes con la sorella maggiore Estelle Bennett e la cugina Nedra Talley e nel 1963 firma con il leggendario produttore dei Beatles Phil Spector, poi diventato suo marito. Foto Getty Images. (End of a Century)

Le Ronettes si sciolsero dieci anni dopo, ma insieme al loro produttore ci hanno lasciato in eredità l’album Presenting the Fabulous Ronettes Featuring Veronica, insieme a una serie di singoli e un album di Natale, Christmas Gift for You from Phil Spector (Billboard Italia)

A tutti gli studenti rivolgo i migliori auguri per il loro percorso scolastico e di vita”. La prossima settimana, in occasione del terzo open day, previsto per lunedì 17 alle ore 17, sarà possibile visitare la scuola e il Fab Lab (Sardegna Reporter)

La loro canzone più celebre è la memorabile Be My Baby, considerata la massima espressione del cosiddetto “Wall of Sound” di Phil Spector. Nata nel 1943 a New York con il nome di Veronica Yvette Bennett, una volta diventata moglie di Phil Spector si è fatta conoscere come Ronnie Spector (Paramount Network)

A cura di Giulia Turco. È morta Ronnie Spector, la cantante icona anni ’60 che nel 1957 aveva formato la band pop tutta al femminile, The Ronettes, insieme alla sorella maggiore Estelle Bennett e la cugina Nedra Talley. (Music Fanpage)

Il romantico rapporto con Phil Spector era cominciato nel ’63, prima come relazione clandestina, poi ufficialmente, con il matrimonio nel ’68. “Be my baby”, uscita nel ’63, resta il pezzo cult assieme a “Baby I love you” e “Walking in the rain”, a cui sono seguiti brani natalizi. (La Voce di New York)