Nucleare Iran, Khamenei: "Colloqui con Usa sono andati bene"

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Il primo endorsement, seppure cauto, del leader supremo, nei confronti dei negoziati. Teheran, ha però aggiunto, resta "pessimista" sull'America Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato martedì che il primo round di colloqui con gli Stati Uniti sul nucleare, tenutosi sabato in Oman, è andato “bene”. Lo riferisce la tv di Stato iraniana. I negoziati hanno lo scopo di limitare l’arricchimento dell’uranio da parte di Teheran in cambio di un alleggerimento delle sanzioni statunitensi. (lapresse.it)
Su altri media
Un primo confronto, definito "costruttivo" dalle parti, si è tenuto, ad altissimo livello, il 12 aprile scorso a Muscat, in Oman. Il prossimo round di colloqui si terrà, salvo imprevisti, a Roma, il prossimo sabato 19 aprile. (TGLA7)
Per ospitare i negoziati Iran-Usa a Roma "abbiamo ricevuto la richiesta da parte delle parti interessate, da parte dell'Oman che svolge il ruolo di mediatore e abbiamo dato una risposta positiva. Siamo pronti ad accogliere, come sempre, incontri che possono essere portatori di risultati positivi, in questo caso sulla questione nucleare". (Tiscali Notizie)
. Donald Trump ha parlato con il sultano dell'Oman. (Tiscali Notizie)

L'ayatollah Ali Khamenei 'frena' sui colloqui con gli Stati Uniti - "non sono né troppo ottimista né troppo pessimista" - mentre il prossimo round si terrà ancora in Oman e non più a Roma: troppo "imbarazzante" la presenza negli stessi giorni del vice presidente JD Vance, atteso da venerdì a domenica, fanno notare all'Adnkronos diverse fonti diplomatiche. (Adnkronos)
La ricetta del disimpegno degli Stati Uniti proposta da Trump coinvolge vari quadranti del mondo. Uno dei più strategici è il Medio Oriente, dove la perdurante violenza di Israele tiene alto il fuoco della guerra contro l'Iran e i suoi agenti di prossimità (Hamas, Hezbollah e Houthi). (QuiFinanza)
Sarà Roma la sede del secondo round di colloqui tra Stati Uniti e Iran, i primi dopo otto anni di silenzio ostile. (Il Fatto Quotidiano)