Varata la nuova Pac, perpetuato il «modello agro-industria»

Il Manifesto INTERNO

Rappresenta un terzo del bilancio pluriennale Ue (386,6 miliardi di euro su 1210).

Il primo paese beneficiario è la Francia (18%, un po’ meno di 10 miliardi), seguita dalla Spagna (12%), dalla Germania (11%) e dall’Italia (5,3 miliardi).

L’Europarlamento ha approvato ieri la nuova politica agricola comunitaria (Pac), dopo un lungo periodo di discussione, in seguito alla proposta di riforma presentata dalla Commissione nel 2018, adottata in Consiglio solo nel giugno scorso. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altri media

“Dal Parlamento viene un importante riconoscimento del ruolo della Politica agricola comune (PAC), che deve garantire reddito agli agricoltori affinché possano continuare ad offrire alimenti sani nelle giuste quantità preservando le risorse naturali e contribuendo alla lotta al cambiamento climatico con più ricerca ed innovazione”. (Cuneodice.it)

L’eurodeputato socialdemocratico non è solo un gran sostenitore, ma è uno degli architetti della riforma della Politica agricola comune (Pac) approvata oggi, 23 novembre, all’Europarlamento. Tra le novità effettive di questa politica agricola c’è proprio il ruolo crescente dei governi. (Domani)

È proprio questo il punto più debole della nuova politica agricola comune. Per molti, poi, la nuova Pac era la cartina tornasole della capacità di Bruxelles di accelerare davvero la transizione ecologica (Rinnovabili)

Una componente fondamentale riguarda la sostenibilità, grazie ai cosiddetti eco-schemi che saranno il 25% dei pagamenti diretti - che per l’Italia significa circa 900 milioni di euro annui. Allo stesso tempo si salvaguarda la dimensione comune della politica, evitando distorsioni di concorrenza tra agricoltori di differenti Stati membri. (L'HuffPost)

Ma ha obiettivi chiari, come la riduzione dei pesticidi e l’aumento della percentuale dei terreni coltivati con il metodo biologico al 2030. E che si vada verso l’obbligo non è cosa certa: la Commissione Ue dovrà monitorare l’impatto della misura nei vari Paesi, per apportare eventuali correttivi. (Il Fatto Quotidiano)

ia libera del Parlamento Europeo alla nuova Pac: dei 387 miliardi che la Ue destina alle politiche agricole fino al 2027, 50 (compreso il cofinanziamento) andranno all'Italia. Dopo un passaggio formale in Consiglio, prima della fine dell'anno, la nuova Pac entrerà in vigore il 1 gennaio 2023. (La Repubblica)