A Torino primo intervento in Italia del robot “elettricista del cuore”

Nuova Società SALUTE

Effettuata dal dottor Stefano Grossi, presso la sala di elettrofisiologia della Cardiologia diretta dal facente funzione dottor Mauro De Benedictis, é durata quattro ore ed è tecnicamente riuscita.

Si chiama Stereotaxis il robot”‘elettricista del cuore” che, all’ospedale Mauriziano di Torino, ha salvato la vita ad un paziente di 65 anni affetto da una grave aritmia cardiaca ventricolare.

Guidato dal cardiologo, Stereotaxis ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore e, utilizzando informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca realizzata dalla dottoressa Chiara Lario presso la Radiologia diretta dal dottor Stefano Cirillo. (Nuova Società)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il ruolo del robot. Come spiegato dettagliatamente in un comunicato stampa diramato dalla rinomata struttura ospedaliera torinese, ‘Stereotaxis’ ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore, utilizzando informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca. (Sky Tg24 )

Il sistema robotico Stereotaxis ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore, utilizzando informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca, eseguita dalla dottoressa Chiara Lario, presso il reparto di Radiologia. (Responsabile Civile)

Solo la risonanza magnetica cardiaca è in grado di visualizzarle. La risonanza magnetica cardiaca è stata eseguita dalla dottoressa Chiara Lario, presso la Radiologia, reparto diretto dal dottor Stefano Cirillo. (TorinOggi.it)

Il sistema robotico Stereotaxis ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore, utilizzando informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca. (Tecnomedicina)

In alcune forme di aritmia, spiega anche Repubblica, i medici hanno difficoltà a individuare le lesioni all’interno del cuore. Per la prima volta a Torino è stato utilizzato un “robot elettricista” per salvare la vita ad un paziente cardiopatico. (Thesocialpost.it)

Per la prima volta in Italia un paziente di 65 anni, affetto da una grave forma di aritmia cardiaca ventricolare minacciosa per la vita con rischio di arresto cardiaco in cardiomiopatia, è stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. (insalutenews)