Netanyahu convoca il gabinetto di sicurezza per nuove minacce

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ESTERI

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato il gabinetto di sicurezza per discutere delle nuove minacce che Israele deve affrontare. L'incontro, che si terrà a breve, affronterà temi cruciali come la questione degli ostaggi a Gaza, la situazione in Siria, il terrorismo in Cisgiordania, le attività degli Houthi e il precario cessate il fuoco in Libano.

Parallelamente, Hamas, l'organizzazione che controlla la Striscia di Gaza, insiste affinché qualsiasi accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani includa una clausola che garantisca un ruolo per l'organizzazione nel futuro governo di Gaza dopo la guerra. Questa richiesta, non ufficialmente dichiarata, rappresenta un ulteriore ostacolo nelle già complesse trattative in corso.

Nel frattempo, l'inviato statunitense in Libano, Amos Hochstein, ha annunciato l'inizio del ritiro delle forze israeliane da Naqoura, nel Libano meridionale. Questo ritiro avviene oltre un mese dopo l'entrata in vigore di un cessate il fuoco tra l'esercito israeliano e Hezbollah. Hochstein ha dichiarato che l'esercito israeliano ha iniziato il suo ritiro da Naqoura e si è ritirato a sud della Linea Blu, il confine tra i due Paesi demarcato dall'ONU.

La guerra tra Israele e Hamas continua a essere caratterizzata da una serie di imboscate e attacchi mirati. L'ultimo episodio di violenza ha visto la morte del sergente Uriel Peretz, 23 anni, ucciso il 30 dicembre da un missile anticarro a Beit Hanun, una cittadina nel nord della Striscia di Gaza. L'esercito israeliano ha chiuso il 2024 con l'annuncio della morte di Peretz, vittima di un conflitto che si combatte con mine, missili anticarro, ordigni improvvisati e trappole esplosive.