Strade e ferrovie, 4 miliardi in dieci anni

LA NAZIONE ECONOMIA

Quattro miliardi in dieci anni per l’Umbria, la metà dei quali dedicati alle strade e in cui c’è anche il finanziamento definitivo per il Nodo di Perugia.

In Umbria dunque nel decennio 2022 – 2031 è previsto un investimento complessivo di 3,951 miliardi di euro, denaro ‘nuovo’, nel senso che non comprende le opere già inserite nei contratti di programma sottoscritti negli anni precedenti.

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha presentato il Piano Industriale 2022-2031 che prevede oltre 190 miliardi di investimenti in tutto il Paese con un impatto sull’economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di Pil. (LA NAZIONE)

Su altri giornali

Qui ho trovato persone molto motivate, con un’etica del lavoro molto alta che mi induce ad essere ottimista. Di seguito la presentazione di Mencucci come nuovo AD del Lecce riprese dall’ANSA. (Calcio In Pillole)

Anche perché la meta del piano industriale è una su tutte: quella naturalmente di aumentare il numero dei passeggeri a bordo Il "sestuplicamento" fatidico non è ancora chiaro se vada a favore della linea lenta o di quella veloce. (LA NAZIONE)

Fattori abilitanti del Piano Industriale 2022-2031, che ne dovranno sostenere l’attuazione, sono innovazione, digitalizzazione, connettività e valorizzazione delle persone del Gruppo. Il Piano prevede l’assunzione nel suo arco temporale di 40mila persone e vede proprio nelle persone il suo principale fattore abilitante, insieme all’innovazione, alla trasformazione digitale e alla connettività (Ferrovie dello Stato Italiane)

In Campania sono previsti investimenti per 15 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, suddivisi tra i quattro poli. In Campania sono previsti investimenti per il potenziamento dei terminali di Maddaloni-Marcianise, di Napoli Centrale e Napoli Granili (CasertaNews)

Il quadruplicamento della tratta Tortona – Voghera, circa 16 km, di cui è stato completato il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica e a breve partirà il dibattito pubblico. A partire dal 2005 il Comune di Milano, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Regione Lombardia hanno iniziato a definire gli obiettivi e il percorso per la trasformazione urbanistica degli scali dismessi, connessa al potenziamento del sistema ferroviario milanese (varesenews.it)

I servizi intermodali (legati al traghettamento nello Stretto di Messina) passano da circa 1,3 milioni di euro nel 2022 a circa 4,1 milioni nel 2031, equivalenti a circa 276 treni l’anno Per il “Polo Urbano”, in Calabria si stimano circa 600 mila mq di aree da valorizzare, per un valore pari a 1,1 miliardi di euro; i principali progetti riguardano i territori di Reggio Calabria, Cosenza e Montebello Ionico. (Tempo Stretto)