L'editoriale/ L’Europa e l’arte della mediazione

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Erano scontate le reazioni dei mercati per il timore di un ritorno a un'epoca che precede l'800, anche se si può sempre sperare che si tratti non dell'innesco di una crisi dovuta a una guerra commerciale internazionale, ma dei prodromi di un conflitto destinato a essere ricomposto. La decisione in parte revisionista di Trump per i dazi al Messico aiuterebbe quest'ultima interpretazione ma è bene stare ai fatti e non alimentare illusioni. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
Una condizione che fa sì che l'Italia possa essere un buon ambasciatore delle ragioni europee, oltre magari favorire un dialogo diretto tra Donald Trump e Ursula von der Leyen. La premier italiana può contare sulla «special relationship» annunciata con la nuova amministrazione statunitense e su uno standing da leader forte e rispettato oltreoceano. (il Giornale)
La terza stagione di “Shrinking” sta per iniziare le riprese a Los Angeles, nonostante i recenti eventi avversi che hanno colpito la città. Questa serie di Apple TV+ ha attirato l’attenzione sia per la trama che per il cast di alto profilo, inclusi Harrison Ford e Jason Segel. (SofiaOggi.com)
Nella geografia delle alleanze europee di fronte al ciclone Donald Trump, Giorgia Meloni al momento è la leader che può giocarsi la carta più solida: quella dell'amicizia con il presidente americano unita al fatto che governa un Paese che rappresenta la terza economia dell'Ue. (RaiNews)

Giorgia Meloni “può essere elemento di moderazione”. Sui dazi come sulle armi, visto che le due partite si tengono, in questa fase di complicati rapporti tra Unione europea e Stati Uniti. (Il Fatto Quotidiano)
Due settimane dopo, la sua amministrazione ha imposto una nuova ondata di pesanti misure protezionistiche su Canada, Messico e Cina. Non era affatto un bluff. (Il Riformista)
“L'Occidente deve unirsi e non dividersi, con una politica energetica, industriale e commerciale condivisa, in grado di rispondere in modo assertivo alle sfide di altri attori globali. L’UE deve instaurare subito un dialogo costruttivo con Washington per realizzare una nuova cooperazione strategica che rafforzi il rapporto nei settori dell’energia, della difesa, delle nuove tecnologie e dello spazio su cui si realizza la nuova competitività globale”. (Ministero delle Imprese e del Made in Italy)