La finestra riaperta su Teheran

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Corriere della Sera ESTERI

Nell’«epoca del caos», raccontata dall’Economist con un montaggio di espressioni rabbiose di Donald Trump, c’è spazio per la diplomazia nonostante le promesse irrealizzate di risolvere tutto in poco tempo arrivate dal picconatore della Casa Bianca? Non si può essere ottimisti, in un momento così complesso, ma Stati Uniti e Iran si sono parlati, sia pure attraverso la mediazione del ministro degli Esteri dell’Oman, Badr bin Hamad Al Busaid, che sembra aver lasciato a casa per l’occasione il khanjar, pugnale ricurvo simbolo del suo sultanato. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato martedì che il primo round di colloqui con gli Stati Uniti sul nucleare, tenutosi sabato in Oman, è andato “bene”. Lo riferisce la tv di Stato iraniana. (lapresse.it)

Da questi colloqui “indirettamente diretti” di poche ore non ci si poteva aspettare molto; anzi, considerata l’intensità dell’ostilità reciproca fra Washington e Teheran – che dura ormai dal 1979 – è già un successo che le delegazioni statunitensi e iraniane si siano parlate, sia pure tramite gli omaniti, lo scorso sabato. (Avvenire)

Le parole di Baqaei sono arrivate all’indomani dell’annuncio, da parte del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che i colloqui di sabato 19 si sarebbero svolti a Roma. Citato dall’agenzia, il portavoce del Ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei ha confermato che il secondo incontro tra le delegazioni è previsto per sabato nella capitale omanita, Mascate. (Il Sole 24 ORE)

Iran, Khamenei frena su colloqui con Usa. Round a Roma saltato per Vance

(Adnkronos) – L’ayatollah Ali Khamenei ‘frena’ sui colloqui con gli Stati Uniti – “non sono né troppo ottimista né troppo pessimista” – mentre il prossimo round si terrà ancora in Oman e non più a Roma: troppo “imbarazzante” la presenza negli stessi giorni del vice presidente JD Vance, atteso da venerdì a domenica, fanno notare all’Adnkronos diverse fonti diplomatiche. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il primo incontro diretto in Oman con gli emissari iraniani "è stato positivo, costruttivo, avvincente": lo ha dichiarato l'inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff in un'intervista a Fox News andata in onda stamattina. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

E intanto l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, chiarisce: un accordo finale con Teheran deve comportare "l'eliminazione dell'arricchimento dell'uranio e del programma di sviluppo dell'arma" nucleare. (Adnkronos)