Strade bloccate e cortei, Israele invoca il ritorno degli ostaggi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Strade bloccate e cortei, Israele invoca il ritorno degli ostaggi La giornata di sciopero generale è stata organizzata dalla Federazione del lavoro Histadrut e dalle famiglie delle persone sequestrate Getting your Trinity Audio player ready... Foto da X ROMA – Migliaia di cittadini in Israele, con bandiere e striscioni, stanno manifestando per chiedere al governo di negoziare un accordo che consenta il ritorno a casa in sicurezza degli ostaggi israeliani catturati negli assalti dei commando di Hamas del 7 ottobre. (Dire)
La notizia riportata su altri media
I parenti degli ultimi sei ostaggi israeliani nelle mani di Hamas trovati morti accusano apertamente il governo di Netanyahu."La decisione del governo israeliano di ritardare, di porre ulteriori condizioni, di mantenere (soldati, ndr) nel 'cuscinetto Philadelphi' tra Gaza e l'Egitto, decisione presa solo una settimana fa, ha fatto sì che gli ostaggi rimanessero prigionieri - dice Gil Dickmann, cugino del defunto ostaggio Carmel Gat - e purtroppo è stata la fine per Carmel, per Hersh, per Eden, per Almog, per Alex, per Ori. (il Dolomiti)
I manifestanti chiedono al primo ministro Benjamin Netanyahu di accettare un accordo con la leadership di Hamas e permettere il rientro degli ostaggi ancora vivi, dopo il rinvenimento di sei cadaveri israeliani nella Striscia. (EuNews)
La protesta fa seguito al primo sciopero generale dall'inizio del conflitto con Hamas (LAPRESSE)
La minaccia arriva da Hamas, mentre nello Stato ebraico migliaia di persone invadono le strade contro il governo di Benjamin Netanyahu, considerato responsabile – a causa del suo rifiuto di ogni proposta di tregua – dell’uccisione dei sei prigionieri del movimento islamico trovati senza vita nei giorni scorsi a Rafah. (Il Fatto Quotidiano)
La linea del governo non cambia: Israele non si ritirerà dal Corridoio Philadelphi. In una conferenza stampa, il … (la Repubblica)
(Adnkronos) – (OglioPoNews)