Salone del mobile, 36 aziende dal FVG tra nuove strategie e geopolitica
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Qualche defezione legata ai timori per la situazione internazionale, ma anche qualche ritorno. E, comunque, niente panico. Così si sono presentate al Salone del mobile di Milano 36 aziende del settore del legno-arredo del Friuli Venezia Giulia. "Quello che sta accadendo fa parte dei giochi del commercio internazionale e di geopolitica - commenta Edi Snaidero, presidente del Cluster legno-arredo -: la speranza è che buon senso e ragionevolezza prevalgano, ma comunque è il momento di non fermarsi e di investire per aprire nuovi mercati". (RaiNews)
Su altre testate
Buyer, architetti e clienti mediorientali, arabi, molti caucasici. Basta guardarsi intorno, ai Padiglioni 13 e 14 del Salone del Mobile, per capire da dove vengono i segnali di ripresa dell’arredamento in stile, il classico, come lo definiscono in gergo gli operatori. (Il Sole 24 ORE)
La Regione Marche è protagonista al Salone del Mobile 2025, in corso a Milano fino al 13 aprile, con una presenza importante e qualificata: sono infatti 22 le aziende marchigiane del settore arredo e design che espongono in questi giorni le loro collezioni, confermando la qualità, la creatività e l’innovazione che da sempre contraddistinguono il Made in Marche. (Senigallia Notizie)
Un dato che testimonia non solo la vitalità del comparto, ma anche la capacità del made in Italy di imporsi su scala internazionale, trasformando la creatività in un asset economico strategico. Il 2025 si apre con numeri sorprendenti: il nostro Paese detiene il primato nel settore, contribuendo da solo al 16,4% del fatturato totale europeo. (Investireoggi -)
“Le istituzioni non possono mancare a questo grande evento annuale del Salone del mobile, è sicuramente futuro e innovazione, è crescita e sviluppo del nostro Paese. E' una grande eccellenza, è una super vetrina per le nostre imprese, quindi esserci è importante. (il Giornale)
Intesa Sanpaolo è Exhibition Partner della mostra Best of Both Worlds: ITALY. La mostra costituisce un vero e proprio evento socioculturale, oltreché artistico, in grado di mettere in scena la fertile contaminazione fra arte e design - con particolare riferimento al design in serie industriale - raccontando l’influsso decisivo che quest’ultimo ha sempre avuto, con il suo potente mix di funzionalità e bellezza, nell’anticipare gli scenari dell’attuale “società estetica”. (Intesa Sanpaolo)
La nuova formula del Salone di Milano ha portato operatori, soprattutto stranieri, superiori alle attese (firstonline.info)