Dicastero per il clero, il decreto del Vaticano per garantire maggiore trasparenza: le nuove norme

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il Dicastero per il Clero lo ha emanato ieri, con il via libera del Pontefice. Il Vaticano chiede di cercare di non cumulare tante offerte in un'unica messa e in ogni caso il sacerdote potrà trattenerne solo una e dare il resto alle "parrocchie in stato di necessità", "specialmente nei Paesi di missione" ascolta articolo Per evitare "talune prassi che, abusivamente, si sono verificate in vari luoghi", il Dicastero per il Clero ha emanato ieri un decreto - firmato da Papa Francesco - che aggiorna la normativa sulla disciplina delle intenzioni per le messe. (Sky TG24)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il Dicastero vaticano per il Clero oggi ha reso noto un decreto che ha ricevuto l’ok del Papa e che entrerà in vigore la Domenica di Pasqua che disciplina le intenzioni delle Messe e le offerte ad esse collegate, con l'intento di fornire ai sacerdoti e ai fedeli regole più chiare e trasparenti, ed eliminare "talune prassi che - così si legge nel testo -, abusivamente si sono verificate in vari luoghi". (Adnkronos)
Questa pratica, piuttosto antica e regolata da decreti vaticani — l'ultimo risalente al 1991 — ha visto la Santa Sede intervenire per fermare gli accumuli di offerte che si verificano quando i sacerdoti raccolgono più intenzioni per una singola messa. (Il Messaggero)

Papa Francesco, dopo aver abolito, cinque anni fa, il listino prezzi per matrimoni e battesimi per evitare che le celebrazioni nelle parrocchie vengano percepite come soggette a un tariffario, è passato alla fase due, ponendo fine agli abusi relativi alle intenzioni di messa, ovvero le offerte versate dai fedeli per funzioni in memoria dei propri defunti. (Il Messaggero)