Il prezzo della lotta all’inflazione

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il manifesto ECONOMIA

L’economia e il lavoro vanno in sofferenza? Vuole dire che la nostra terapia per combattere l’inflazione sta funzionando. È quello che avranno pensato in queste ore ai piani alti della Bce, diffondendo i dati sui salari europei nel secondo trimestre. Forse il segnale giusto per un altro taglio dei tassi a settembre, dopo la mini sforbiciata di giugno (-0,25%). La stima di Eurotower è che al 30 giugno i salari «negoziati» hanno fatto registrare nella zona euro una crescita annua del 3,6% rispetto al 4,7% dei primi tre mesi dell’anno. (il manifesto)

Ne parlano anche altri media

Rimini, 25 ago. Così Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Bce, a margine di un incontro al Meeting di Rimini, in merito alla possibilità che la Banca centrale possa decidere di tagliare i tassi nella prossima riunione. (Agenzia askanews)

La crescita dei salari negoziati in Germania rallenta, con un probabile sollievo per la BCELa crescita dei salari negoziati in Germania è rallentata nel secondo trimestre, fornendo un po' di sollievo ai responsabili politici della Banca Centrale Europea e forse rafforzando la tesi di un... (Marketscreener IT)

In particolare, la Banca Centrale Europea (BCE) e la Federal Reserve degli Stati Uniti sembrano convergere verso una politica di riduzione dei tassi di interesse, con importanti decisioni attese già per settembre. (Economy Magazine)

Bce: Cipollone, taglio tassi? Discuteremo in sedi opportune

A portare buone notizie è stata la Bundesbank che, presentando l’outlook mensile, ha messo in evidenza come la crescita dei salari sia calata in Germania. La crescita dei salari negoziati dell’eurozona potrebbe frenare nel secondo trimestre. (Finanzaonline)

Fissato al 4,48% il dato per il 2023. Secondo la Bce la frenata è legata in particolare al rallentamento della Germania. (B-Lab Live!)

Andrea Greco MILANO — Mercati col fiato sospeso, e indici danzanti sopra lo zero, in attesa del simposio di Jackson Hole, dove i banchieri centrali di mezzo mondo forniranno segnali che gli investitori sperano perentori in vista della tornata di riunioni di settembre, in cui dovrebbe rafforzarsi il nuovo ciclo monetario espansivo ai due lati dell’Atlantico. (la Repubblica)