Kompatscher: “Tamponi a scuola, il nostro regolamento resta valido”

Alto Adige ECONOMIA

Così il governatore Arno Kompatscher ha commentato la decisione del Tar di Bolzano.

L'unico obiettivo di questo approccio è mantenere l'insegnamento in classe ", sottolinea Kompatscher, che è convinto che anche la stragrande maggioranza dei genitori lo sostenga

“Chi fa il test partecipa alle lezioni frontali, coloro che non lo fanno optano per l'apprendimento a distanza.

Tuttavia, questo significa anche che le forze dell'ordine sono tenute a garantire il rispetto del regolamento e non il mancato rispetto, come richiesto da alcuni genitori”. (Alto Adige)

La notizia riportata su altre testate

Gli spostamenti. E’ bene chiarire che a fronte dell’allentamento di alcune misure, restano in vigore altre restrizioni. Confermato il divieto di spostamento dal proprio domicilio tra le ore 5 e le ore 22, eccezion fatta per i noti motivi, consentita l’attività motoria tranne che nella fascia 22-5. (Alto Adige)

In questo modo viene negato il diritto allo studio ed è un atteggiamento intollerabile che viola palesemente la legge. “È davvero grave che in Alto Adige il Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher obblighi gli studenti ad effettuare il tampone auto somministrato per consentire loro l’accesso a scuola. (La Voce del Patriota)

Chiesta chiarezza su criteri di scelta e ruolo di Regioni e Province autonome. Il piano di investimenti per uscire dalla crisi è stato al centro dell’incontro di questo pomeriggio (8 aprile) tra Regioni, Province autonome e Governo. (agenzia giornalistica opinione)

Per ottenere questo grande risultato basta un piccolo contributo, che consiste nel partecipare ai test”. “L’unico obiettivo di queste misure – commenta – è quello di garantire un ritorno alle lezioni in presenza a scuola che possa durare nel tempo. (Quotidiano Sanità)

“Le ordinanze impugnate – si legge nelle motivazioni dei giudici – non possono dirsi inappuntabili né sotto il profilo dell'istruttoria eseguita, né sotto quello della motivazione resa, posto che non sono esplicitate le ragioni che hanno determinato l'autorità provinciale a imporre l'effettuazione obbligatoria dello screening diagnostico al fine della partecipazione alle attività didattiche in presenza, né risultano indicati, se non in termini estremamente generici, i dati relativi all'andamento epidemiologico, in particolare in ambito scolastico, e non sono esplicitati i suoi effetti sul sistema sanitario locale” (Alto Adige)

La Provincia punta a riaprire bar e ristoranti la settimana prossima. «Ho inviato la richiesta ufficiale, motivandola con i nostri dati, che sono assolutamente da zona gialla. (Alto Adige)