Parler offline, Amazon spegne il social network che piace ai sovranisti: «Troppi post che incitano alla violenza»

Open INTERNO

Nelle scorse ore Amazon, Apple e Google avevano annunciato che non avrebbero più ospitato il social network sulle loro piattaforme.

Il social network conservatore Parler è stato messo offline.

Così Amazon ha sospeso il social network alle 9 di oggi, 11 gennaio: il sito è irraggiungibile.

Il colosso di Jeff Bezos ha spiegato la sua deisione dicendo che Parler circolano «post che chiaramente incoraggiano e incitano alla violenza». (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Il social belga, creato nel 2006, è stato incorporato alla dating app Twoo nel 2014, per poi passare offline l’anno successivo. Da Netlog a Google+: schiacciati dalla concorrenza Mentre Facebook e Instagram conquistavano un numero sempre maggiore di utenti, altri social network non hanno tenuto il passo. (Corriere della Sera)

Parler rischia dunque di rimanere irraggiungibile per una settimana, il tempo di trovare un host alternativo ad Amazon. Come Amazon ha giustificato la censura di Parler. Amazon ha giustificato la mossa censoria denunciando su Parler la presenza di «post che chiaramente incoraggiano e incitano alla violenza». (Il Primato Nazionale)

Alex Newhouse, ricercatore del Center on Terrorism, Extremism, and Counterterrorism del Middlebury Institute of International Studies, traccia le attività social dell'estrema destra. Tutto questo non su piattaforme blindate e gruppi segreti ma su Twitter e Facebook, oltre che su Parler. (AGI - Agenzia Italia)

Solo ieri avevamo parlato di come Apple avesse deciso di oscurare l’app di Parler dal suo App Store. Poco prima che il sito fosse abbattuto, il CEO John Matze aveva sostenuto che Amazon, Google e Apple stessero sistematicamente annichilendo i social della destra eversiva perché spaventati dalla concorrenza, quindi aveva annunciato che Parler sarebbe tornato attivo nel giro di una settimana. (Lega Nerd)

Dlive, una piattaforma di condivisione video, ha beneficiato molto dall’esodo di utenti di destra da Youtube, Facebook e Twitter. Mentre su Telegram, l’estremista di destra Milo Yiannopoulos, un tempo abituato a milioni di seguaci via Twitter, piange miseria. (Forbes Italia)

Matze ha duramente criticato Apple, dicendo che stava applicando degli standard alla sua piattaforma che contraddirebbero le stesse linee guida dell'azienda. A Parler è stato anche chiesto di fornire un piano "per moderare e filtrare questo genere di contenuti" dalle sue pagine. (Euronews Italiano)