Delitto di Civitanova, l’autopsia sul corpo di Alika

La Stampa INTERNO

Lo fa sapere «in via preliminare» il procuratore di Macerata facente funzione Claudio Rastrelli «in attesa del deposito della consulenza tecnica autoptica, al fine di una corretta informazione, tenuto conto della particolare gravità e rilevanza del caso»

I primi risultati degli esami dopo l’uccisione del nigeriano di 39 anni massacrato di botte in strada. E' stato causato da una «asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno» il decesso del venditore ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchuckwu ucciso a Civitanova Marche a seguito di una violenta aggressione, dopo che aveva chiesto l'elemosina, dal 32enne operaio salernitano Filippo Ferlazzo poi arrestato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e rapina. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Guardare ci riguarda e – vale almeno per uno dei non intervenuti – filmare ci riguarda? Non tutti credono a questa caratteristica del cinema: dietro ogni inquadratura si possono intuire le attitudini delle persone nascoste dietro la macchina da presa, e che portano la responsabilità del film. (cinematografo.it)

Prima dell'autopsia era andata in scena la tragica incombenza del riconoscimento del corpo parte della moglie Se i riscontri dell'autopsia confermeranno in via definitiva questo lasso di tempo, ciò potrebbe anche incidere sulle valutazioni della Procura. (L'Unione Sarda.it)

di Francesco Rossetti. "Italiani, nigeriani e tutte le altre nazionalità: ci uniscono la solidarietà e la pace. Al raduno, la comunità nigeriana rimarrà in silenzio, lontana dagli slogan che hanno segnato questi giorni. (il Resto del Carlino)

Latini ha sottolineato "la necessità dello Stato di fornire una risposta adeguata nel condannare senza appello il responsabile"; ha ribadito la "solidarietà per la famiglia" definendo il delitto "efferato" e che "ha stordito la nostra comunità. (il Resto del Carlino)

"Le scuse non sono sufficienti – ha commentato l’avvocato Mantella – per ridare a una famiglia quello che ha perso. di Paola Pagnanelli. Charity urla dal dolore, davanti all’obitorio di Civitanova, dopo aver visto per l’ultima volta il corpo del marito, il 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu. (il Resto del Carlino)

"Quando veniva da noi all’inizio, non aveva preso bene la separazione dei genitori – spiega un operatore –, soffriva molto per questo. "Era fissato con l’allenamento in palestra e le tecniche di autodifesa. (il Resto del Carlino)