Ancona, grande incendio devasta il porto della città

Corriere della Sera INTERNO

Un incendio di vaste proporzioni è divampato, per causa ancora in corso di accertamento, nella zona portuale di Ancona.

L’incendio è stato circoscritto, ma le operazioni di spegnimento sono ancora in corso.

Sul posto sono intervenute diverse squadre dei Vigili del fuoco di Ancona, Macerata e Pesaro con autobotti e autoscale.

Le fiamme avrebbero distrutto alcuni camion e le strutture dei capannoni interessati, dove potrebbero trovarsi solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

1' di lettura. Ancona 17/09/2020 - Il giorno dopo il grande incendio che ha devastato i capannoni dell'area ex Tubimar, al porto di Ancona si continua a lavorare. I vigili del fuoco hanno spento gli ultimi focolai attivi. (Vivere Ancona)

Rimangono da sopprimere diversi focolai attivi all’interno del capannone dell’ex Tubimar, da dove è partito stanotte il cortocircuito. Cerchiamo di limitare gli spostamenti in attesa dei rilievi delle autorità sanitarie. (QDM Notizie)

Le fiamme sono finalmente state spente dai Vigili del Fuoco, anche se il materiale bruciato continua ad emettere del fumo. Al via lo svuotamento dell’ex Tubimar. Le analisi faranno luce sulla eventuale presenza di acido cianidrico nell’aria, (i risultati oggi) spiega il direttore generale di Arpam Marche, Giancarlo Marchetti, una eventualità che «ci preoccupa». (Centropagina)

La polizia sta acquisendo tutti i video delle telecamere che si trovano nella zona interessata dall’incendio. La visione dei video ripresi dalle telecamere serve dunque per non lasciare nulla al caso. (Cronache Maceratesi)

Entro domenica daremo i valori di quello che si è respirato dalle 4 della mattina dell’incendio. Il valore del pm che è scattato a mezzanotte prima dell’incendio fino a mezzanotte della notte scorsa è stato di 91, quando il limite è 50. (il Resto del Carlino)

Il porto va messo in sicurezza. Già Ancona paga lo scotto dell’inquinamento massiccio prodotto dai Tir in entrata ed in uscita dallo scalo marittimo e quindi appare ancor più grave che si continui a far finta di nulla”. (Vivere Senigallia)