Violenza donne, come nasce la Giornata internazionale: la storia delle sorelle Mirabal

LaPresse INTERNO

Se il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, lo si deve a Patria, Minerva e Maria Mirabal, passate alla storia come le sorelle Mirabal o Las Mariposas (le farfalle), catturate, torturate, uccise a Santo Domingo dal dittatore Rafael Trujillo il 25 novembre 1960.

“Se mi uccideranno, farò uscire le mie braccia dalla tomba e sarò più forte”, diceva poco prima di morire Minerva Mirabal

Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal vennero rapite, torturate e uccise. (LaPresse)

Su altri media

Chiara Braga (capogruppo PD Commissione Parlamentare Ecomafie), Angelo Orsenigo (Consigliere Regionale PD, Componente della Commissione Antimafia del Consiglio Regionale della Lombardia), Benedetto Madonia (Presidente del Centro Studi contro le mafie – Progetto San Francesco), Giampiero Rossi (Giornalista del Corriere della Sera) e Mariangela Vitale (Consigliera PD Comune di Lomazzo) (MI-LORENTEGGIO.COM.)

L’iniziativa, promossa da Conad Nord Ovest, rappresenta un importante tassello dell’impegno sociale di Conad. Stesso incremento (+5%) si registra per le donne vittime di partner o ex, che passano da 56 a 59. (Sardegna Reporter)

A seguire sono previsti gli interventi dell’assessora alle Politiche Sociali, Carmen Coppola, sul tema “Le politiche di contrasto alla violenza di genere”, della stessa assessora Coppola e dell’ex delegata alle Pari Opportunità, Patrizia Callaro, sul tema “La continuità delle politiche a favore delle donne”, della coordinatrice del Centro di accoglienza per donne maltrattate “Viola” e del Centro antiviolenza “Pro. (Ottopagine)

L'Istituto Europeo di Design si schiera contro la violenza di genere e per la giornata contro la violenza sulle donne dispone le panchine rosse nelle sue sedi. Le panchine rosse rappresentano ormai universalmente uno spazio simbolico occupato dalle donne cadute vittime. (Sardegna Reporter)

L’iniziativa servirà a sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità non più rinviabile, visti i tragici numeri sui femminicidi, di una maggiore tutela delle donne e dei minori coinvolti non solo attraverso magistratura, forze dell’ordine, servizi ma anche attraverso le comunità di riferimento, siano esse di vita, di lavoro, di studio. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Ha atteso tanto, Filomena Lamberti, perché la paura che le portassero via i figli prevaleva su tutto. E’ per loro, tre figli oggi adulti, che Filomena Lamberti ha aspettato tanto, in silenzio. (LaPresse)