L'inutile dibattito sulla criminalità organizzata e gli ultras

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Panorama INTERNO

Il regolamento di conti tra capi ultras dell'Inter, sfociato in omicidio a Cernusco sul Naviglio (un morto e un ferito tra i capi della Curva Nord nerazzurra), ha improvvisamente riacceso i fari sulla situazione delle curve italiane: i legami con la criminalità organizzata, l'infiltrazione massiccia della mafia e della 'ndrangheta. Tutto con lo stesso stupore della prima volta, come non esistesse ormai uno storico consolidato di fatti di cronaca nera, denunce, inchieste, impegni presi e promesse disattese. (Panorama)

Ne parlano anche altre testate

La telecamera di sorveglianza della palestra Testudo di Cernusco sul Naviglio ha ripreso l'aggressione che ha portato alla morte di Antonio Bellocco, dell'omonima famiglia della 'ndrangheta. A ucciderlo è stato Andrea Beretta, il capo ultrà della curva dell'Inter. (La Gazzetta dello Sport)

Sì, perché l’uccisione del rampollo della ’ndrangheta che stava pian piano scalando il secondo anello verde e il contemporaneo arresto per omicidio e detenzione illegale di arma di uno dei personaggi più influenti della storia recente del tifo organizzato interista ha creato in un colpo solo un gigantesco vuoto di potere sugli spalti che settimanalmente ospitano la parte più calda dei supporter della Beneamata. (IL GIORNO)

Il legame stretto fra le formazioni ultras e la criminalità organizzata è sempre più stretto, come dimostrano i fatti di Cernusco sul Naviglio (Milano), con Antonio Bellocco ucciso a coltellate da Andrea Beretta, ferito da un proiettile, che incrociano il vertice della Curva Nord dell’Inter con la ‘Ndrangheta. (CremonaOggi)

Perché Andrea Beretta ha ucciso Antonio Bellocco: la lite in auto, le coltellate e la "verità" sullo sparo

"Il tentativo di penetrazione della criminalità organizzata all'interno delle curve si registra per la prima volta alla fine degli anni'90. Emblematico il caso di cronaca di questi giorni che coinvolge esponenti della Curva Nord dell'Inter". (L'HuffPost)

Andrea Beretta, una volta accoltellato Antonio Bellocco all’interno della Smart Bianca con cui il 36enne era arrivato nel parcheggio davanti alla palestra ‘Testudo’ di Cernusco sul Naviglio, sarebbe rientrato all’interno della vettura “almeno una volta, probabilmente infierendo ancora, con il coltello” sul corpo di Bellocco. (LAPRESSE)

I fatti risalgono alle 10:51 di mercoledì 4 agosto quando, in via Besozzi, a Cernusco sul Naviglio, i due rappresentanti della Curva Nord dell’Inter sono stati protagonisti di una lite nella Smart della vittima. (Virgilio Notizie)