La bici di Pogacar alla Parigi-Roubaix, i segreti: quanto pesa, la posizione, il costo
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Uno dei segreti di Tadej Pogacar, il più forte ciclista di sempre (Eddie Merckx permettendo), si può sollevare con un solo dito: sono i 685 grammi di carbonio del telaio della nuova V5Rs che Colnago ha consegnato mesi fa al fuoriclasse sloveno per provarla in ogni condizione di gara. Una bici con contenuti tecnologici senza precedenti, ancora top secret per i comuni mortali (quando sarà in vendita costerà fino a 16 mila euro), avversari del Marziano compresi. (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Dopo aver scoperto e analizzato approfonditamente tutte le caratteristiche della nuova V5Rs di Tadej Pogacar, guardiamo insieme l’intervista a Davide Fumagalli, Head of Product di Colnago, che ci racconta com’è nato l’ultimo prodotto della serie V di Colnago, quali sono gli obiettivi della V5Rs, e le principali differenze con la Y1Rs, legata a situazioni di gara più specifiche. (Bicisport)
Prima, il campione del mondo Tadej Pogacar era stato immortalato in sella ad una bicicletta camuffata – per dire – da una verniciatura cromata; poi, era balzato agli onori della cronaca un filmato in cui gli atleti del team UAE ritiravano personalmente delle misteriose Colnago al termine della Vuelta a Catalunya. (Bicisport)
Il kit telaio V5Rs (nella misura 485) è più leggero del 12,5% rispetto al V4Rs. (Tuttobiciweb)
Nel nome cambia solo un numero, nel telaio cambia praticamente tutto anche se la base di partenza della V5Rs, la nuova ammiraglia di casa Colnago, è la V4Rs, quella con cui Tadej Pogacar ha corso la Roubaix, ottenendo un (comunque) clamoroso secondo posto e, la settimana prima, trionfato al Fiandre. (Cyclinside)
Invece, lo è molto di più quando si analizza il valore durante la pedalata, nel corso della fase dinamica. DESENZANO DEL GARDA – Colnago V5Rs toglie i veli e si presenta in modo ufficiale alla stampa internazionale. (bici.PRO)
Colnago ha ripensato ogni dettaglio del telaio partendo da zero, sfruttando tecnologie avanzate come l’analisi agli elementi finiti (FEM), i modelli CFD aggiornati con dati sperimentali e nuovi processi di laminazione del carbonio. (La Gazzetta dello Sport)