La rivincita di Guendouzi e Rovella: dalle panchine con Tudor alla corsa Champions

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Non sarà una sfida in aggiunta a quella da spareggio Champions tra Lazio e Juventus. Ma domani sul terreno dell’Olimpico scorrerà parallelamente un faccia a faccia senza guardarsi negli occhi. Igor Tudor incrocerà i biancocelesti undici mesi dopo il suo addio. Serata da ex per il tecnico della Juventus. Con una scia di stati d’animo che coinvolgono diversi giocatori della Lazio. Riavvolgendo il nastro della parentesi laziale del croato, alcuni fronti sono rimasti aperti. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia riportata su altri giornali
Aveva grandi ambizioni, per questa stagione, la Juventus, ma non è riuscita a tradurle nella pratica. Qualcosa non ha funzionato nel ciclo che si intendeva far partire con Thiago Motta, dal punto di vista mentale ancor prima che tecnico. (SpazioJ)
Il 30 marzo dell’anno scorso Igor Tudor iniziò la breve avventura sulla panchina della Lazio proprio battendo la Juve, la sua squadra del cuore. Come se non bastassero i livori che già stavano dilaniando lo spogliatoio biancoceleste negli ultimi mesi di Sarri, che si era dimesso dopo il ko casalingo contro l’Udinese, la Lazio si spaccò definitivamente nel breve periodo gestito da Igor, che comunque garantì al club l’ingresso in Europa League con 18 punti in nove giornate. (Il Messaggero)
"Sono tutte finali, lo sento dall'inizio. Una partita importante, ma se vinci e poi perdi le altre due... (il BiancoNero)

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Lazio-Juventus è una sfida che può decidere la corsa della Champions League e sarà una gara con un sapore ancor più particolare per Igor Tudor che torna in uno stadio che conosce bene. Il tecnico croato infatti ha passato alcuni mesi sulla panchina biancoceleste nella passata stagione. (il BiancoNero)
NOSTALGIA DEL CORTO MUSO – «Il corto muso è decisamente preferibile alla musata. Ivan Zazzaroni non usa giri di parole, ecco l’analisi del blasonato giornalista sulla Juventus di Tudor, il commento sui rivali dell’Inter dopo il pareggio (InterNews24.com)