"Il futuro delle mutilazioni genitali femminili in Toscana", la pubblicazione in Consiglio regionale

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La pubblicazione ‘Il futuro delle mutilazioni genitali femminili in Toscana’, a cura della Commissione Regionale Pari Opportunità, verrà presentata giovedì 6 febbraio alle 10 nella sala Fanfani di palazzo del Pegaso. Sono previsti i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, del presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni e della presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Francesca Basanieri. (gonews)
Ne parlano anche altre fonti
Quella delle MGF è una pratica brutale che colpisce ancora 200 milioni di donne nel mondo, 80 mila in Italia. Ma oggi anche la chirurgia plastica rappresenta una possibilità, mettendo in campo tecniche ricostruttive e rigenerative, che permettono alle vittime di riappropriarsi del proprio corpo, spiega il professor Massimiliano Brambilla (Sky Tg24 )
Sono questi i cinque importantissimi temi messi a fuoco da Amref Health Africa Italia e che saranno affrontati oggi, 6 febbraio 2025, durante l'evento dedicato alla prevenzione delle Mutilazioni genitali femminili presso il Parlamento Europeo a Bruxelles. (Io Donna)
L’Università degli Studi di Perugia, in occasione della “Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza”, martedì 11 febbraio 2025, dalle ore 15, organizza la sesta edizione di “Donne in Scienza”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

In molte di queste comunità, infatti, il rito di passaggio che sancisce l’ingresso nel mondo adulto delle giovani donne consiste nella mutilazione genitale femminile: una pratica violenta che prevede l’asportazione o l’alterazione dell’apparato genitale esterno della donna. (Famiglia Cristiana)
Leyla, (il nome è di fantasia per proteggere la sua privacy) è stata adottata, è arrivata in Italia, ha incontrato un uomo e studiato per diventare estetista, “si stava costruendo una vita, ma non era così semplice, per esempio quando doveva fare le unghie era costretta a mettersi un ciambellotto e stare seduta sulla punta della sedia, per provare meno dolore”, spiega Brambilla. (Fanpage.it)
Questi sforzi potrebbero minare gravemente i diritti, la salute e la dignità delle future generazioni di ragazze e donne, mettendo a repentaglio l'instancabile lavoro svolto per decenni per cambiare gli atteggiamenti e mobilitare le comunità. (UNICEF Italia)