Porsche: 4000 persone licenziate, i dazi USA peseranno sui prezzi di listino
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Porsche ha annunciato una drastica riduzione della forza lavoro, con 3.900 posti di lavoro eliminati nell'ambito di una grande ristrutturazione volta a contrastare il calo della redditività. Le difficoltà della casa automobilistica di Stoccarda sono legate soprattutto alla flessione delle vendite in Cina e alla minaccia di nuovi dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. Le vendite in Cina sono crollate del 28% nel 2024, mentre le tensioni commerciali tra Europa e USA potrebbero portare a nuovi dazi sulle importazioni. (Automoto.it)
Ne parlano anche altre testate
Il fatturato di gruppo (pari a 40,1 miliardi di euro) e il flusso di cassa netto (di 3,7 miliardi di euro) rappresentano le voci più positive in un bilancio 2024 che, per Porsche, ha fatto registrare un calo significativo dell'utile operativo (-22,6%, per un totale di 5,6 miliardi di euro contro i 7,3 dell'esercizio precedente) e delle vendite a livello globale. (La Gazzetta dello Sport)
E' quanto annunciato dal gruppo tedesco che ha realizzato un utile operativo di 5,6 miliardi di euro nel 2024, in calo dai 7,3 miliardi di un anno fa, su ricavi scesi dell'1% a 40,1 miliardi. (Il Messaggero - Motori)
Le azioni di Porsche AG, la casa d'auto di lusso controllata da Volkswagen, segnano un ribasso del 4,78% alla Borsa di Francoforte, mentre la holding Porsche Automobile SE, che detiene la maggioranza del 53% di Volkswagen, segna un calo dell'1,8%. (QuiFinanza)
Non sorprende il calo dell’utile operativo nel 2024 di 5,6 miliardi di euro nel 2024 rispetto ai 7,3 miliardi di un anno fa, su ricavi scesi dell’1% a 40,1 miliardi. La traiettoria intrapresa dal marchio tedesco a causa delle molteplici difficoltà riscontrate in Cina avevano infatti intuire la sbandata. (Start Magazine)
A fare il punto sulla prestigiosa casa automobilistica tedesca è il direttore finanziario Jochen Breckner: "L’ampia ristrutturazione dell’azienda e gli investimenti graveranno sul risultato dell’esercizio 2025". (il Giornale)
A soli 10 anni dalla deadline, imposta in Europa, sui motori termici vi sarebbe già dovuto essere il tanto agognato boom di veicoli alla spina. Il discorso si potrebbe allargare all’intero Gruppo Volkswagen che sta provando a gestire una flessione con pochi precedenti storici. (Virgilio)