Sanità, De Luca (M5s): “Le liste d’attesa rischiano di esplodere”
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Per il capogruppo del M5S, sono gli effetti del nuovo tariffario PALERMO – “Con l’entrata in vigore del nuovo tariffario sanitario deciso da Roma e la conseguente agitazione del settore privato convenzionato, le già lunghissime liste d’attesa ora rischiano di diventare eterne, con buona pace del cittadino costretto ad aprire il portafoglio o a rinunciare a curarsi”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca (Livesicilia.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Non serve nemmeno un assessore-ombra come Iacolino. La prima cosa che chiediamo a Renato Schifani è di rimuovere immediatamente il disastro e il vice-disastro della sanità siciliana. La seconda cosa che chiediamo al Presidente della regione è di fare come in Lombardia: trovare, fuori dalle lottizzazioni politiche, un assessore alla Guido Bertolaso. (BlogSicilia.it)
"Con l'entrata in vigore del nuovo tariffario sanitario deciso da Roma e la conseguente agitazione del settore privato convenzionato, le già lunghissime liste d'attesa ora rischiano di... (Virgilio)
“La sanità non può essere legata al tetto di spesa delle assunzioni dei sanitari ma deve essere legata alle necessità assistenziali che negli ultimi anni sono decuplicate”. (BlogSicilia.it)
Non è un fuoco di paglia – nelle intenzioni di chi ha avviato un cammino – ma una rivoluzione. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha in mente un cambio di passo, nel dissestato contesto della nostra Sanità, un ambito in cui sta intervenendo a più riprese, con una linea massicciamente operativa. (Livesicilia.it)
PALERMO – “Da governatore a oppositore: questo è l’epilogo di un governo fallimentare soprattutto in ambito sanitario”. Lo dice il deputato regionale Ismaele La Vardera. L'intervento del parlamentare regionale (Livesicilia.it)
«Siamo fortemente preoccupati rispetto al presente e al futuro della sanità in Sicilia. Il settore è in grave emergenza, come noi da tempo denunciamo, perchè non vengono affrontati da decenni i nodi veri che hanno portato a questo stato di cose». (Giornale di Sicilia)