Il Conte di Montecristo, la recensione: una serie fedele e curata, ma troppo formale
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Ci sono storie senza tempo, che ciclicamente ritornano sotto nuove forme perché parlano a tutte le generazioni. Una di queste è sicuramente Il Conte di Montecristo il celebre romanzo di Alexandre Dumas. Dopo aver assistito durante le festività natalizie 2024 all'arrivo su Mediaset del film di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte presentato a Cannes e suddiviso in tv in due parti, ora il 2025 è pronto ad accogliere sulla concorrente Rai un'altra versione, più recente. (Movieplayer)
Ne parlano anche altre fonti
Il capolavoro (1844) di Alexandre Dumas (scritto in collaborazione con Auguste Maquet), che torna con una serie internazionale evento "Il fatto che la serie sia articolata in otto episodi mi ha permesso di approfondire al meglio la storia. (Golssip)
Una produzione internazionale Rai Fiction con France Televisions e Palomar, con un cast ricercato in tutto il mondo, che rilegge il capolavoro di Alexandre Dumas (presentato a Palazzo Farnese dove sono state girate alcune scene), in onda da lunedì per quattro serate (otto episodi). (il Giornale)
Tra tutti i celebri romanzi resi immortali anche grazie alle trasposizioni cinematografiche e televisive, Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas è uno dei più appassionanti e amati dagli schermi, sui quali è già approdato una quindicina di volte. (Avvenire)
Dopo averlo arrestato, Villefort, il sostituto procuratore di Marsiglia, insabbia la verità per proteggere i propri interessi e ordina che Edmond sia rinchiuso nelle segrete del famigerato Castello d’If. (Cinecittà News)
A due settimane dalla versione de "Il Conte di Montecristo" offerta da Canale 5, arriva quella di Rai1, diretta da Bill August e interpretata da Sam Claflin nel ruolo di Edmond Dantes. (Tiscali)
Il tema della vendetta è sempre attuale, come recita il proverbio cinese: “Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”. Perché non sarà nobile, ma il desiderio di vendicarsi è umano. (la Repubblica)