Cesa, il 19enne Davide Carbisiero ucciso in una sala slot: sul cadavere una ferita da colpo di pistola

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Il corpo senza vita di un 19enne, Davide Carbisiero, è stato trovato nella notte dai carabinieri all'interno di una sala slot a Cesa, in provincia di Caserta. Sul cadavere del giovane, residente a Succivo - sempre nel Casertano - è stata riscontrata una ferita d'arma da fuoco. All'arrivo dell'ambulanza del 118, il 19enne era già deceduto. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini. La Scientifica ha effettuato i primi rilievi mentre sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. (Corriere Caserta)
Su altri giornali
I carabinieri sono arrivati sul posto e hanno avviato gli accertamenti. Il corpo senza vita di Davide Carbisiero, un giovane di 19 anni, è stato trovato intorno alle 7 di questa mattina, domenica 13 aprile, all'interno di una sala slot di Cesa, in provincia di Caserta (Il Gazzettino)
Il provvedimento dell'autorità giudiziaria è arrivato al termine di una giornata in cui carabinieri del nucleo investigativo di Aversa, pm della procura di Napoli Nord e la Direzione antimafia di Napoli hanno ascoltato diverse persone in caserma, stringendo il cerchio su quanto avvenuto nella sala slot di via Berlinguer aperta 24 ore su 24. (RaiNews)
Davide Carbisiero, 19 anni, nessun precedente alle spalle, stava giocando a una slot machine, quando il suo assassino ha fatto fuoco., Per tutta la mattina gli uomini del reparto investigativo dei carabinieri hanno lavorato in cerca di tracce, presente anche un magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. (Tgcom24)

Le indagini dei carabinieri I dubbi sulla famiglia della fidanzata (Virgilio)
Una domenica delle palme che si apre nel peggiore dei modi in Campania e soprattutto nel Casertano: un ragazzo di 19 anni è stato ucciso con colpi di arma da fuoco. Davide è stato trovato senza vita in una sala slot, denominata Royal Beautiful, in via Enrico Berlinguer a Cesa (Il Mattino)
Dramma nelle prime ore di questa mattina. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri e l’Autorità Giudiziaria, insieme a un magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, a testimonianza della possibile rilevanza investigativa del caso. (il Fatto Vesuviano)