Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli: paura per il figlio in ospedale
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Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli hanno recentemente affrontato momenti di grande preoccupazione. Il loro figlio, Tancredi, di appena 10 anni, è stato ricoverato d'urgenza all’ospedale Ramazzini di Carpi durante un viaggio di famiglia. La coppia, famosa per la partecipazione al Fratello nel 2004, ha condiviso una foto del braccio medicato del bambino senza fornire molti dettagli sull'accaduto. Tuttavia, hanno rassicurato i fan dichiarando: “Ora sta meglio, dovremo capire cosa sia successo e individuare un percorso”. (Radio 105)
Ne parlano anche altri media
Ringraziamenti “vip” per il personale della Pediatria dell’ospedale Ramazzini. Sia ben chiaro, la vita di un figlio di personaggi famosi vale esattamente quanto quella di qualsiasi altro piccolo paziente, ma quando a porgere un sentito grazie all’equipe guidata dal dottor Torcetta sono personalità dello spettacolo, la storia a lieto fine diventa notizia. (Voce di Carpi)
La famosa coppia è stata infatti al fianco del figlio Tancredi, di appena 10 anni, in ospedale. Ecco cos’è successo. (DiLei)
I due ex gieffini hanno dovuto portare Tancredi, il loro bambino di 10 anni, in ospedale a Carpi, dove è stato ricoverato. Le parole della coppia: "Ora sta meglio, dovremo capire cosa sia successo e individuare un percorso". (Fanpage.it)
“Volevamo fare un ringraziamento a seguito di quello che è successo al nostro piccolo, volevamo ringraziare tutti, nessuno escluso, tutte le persone che lavorano nell'ospedale di Carpi, che ci hanno assistito con affetto, professionalità e con quel pizzico di simpatia e di ironia”, raccontano su Instagram Katia, 46 anni, e Ascanio, 51, inseparabili da ormai più di vent’anni. (Today.it)
Gli ex gieffini Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli non spiegano il motivo per cui il loro secondogenito Tancredi era all’Ospedale di Carpi, ma in un video pubblicato su Instagram, ringraziano tutti coloro che si sono presi cura di lui. (COOPERATIVA RADIO BRUNO srl)
"Volevamo ringraziare tutti, nessuno escluso, tutte le persone che lavorano nell’ospedale di Carpi, che ci hanno assistito con affetto, immensa professionalità e con quel pizzico di simpatia e di ironia che li contraddistingue". (il Resto del Carlino)
