Vi spiego i veri nodi della crisi di governo

Startmag Web magazine INTERNO

E’ questa la domanda clou da porsi per comprendere la crisi di governo che squassa l’esecutivo Conte.

L’analisi di Gianfranco Polillo. La politica si interroga sugli esiti di una crisi che ai più sembra indecifrabile.

In discussione è l’adeguatezza o meno dell’assetto di governo di fronte alla drammatica situazione del Paese.

Nelle migliori delle ipotesi, il Governo ha seguito pedantemente le “Linee guida”, varate dalla Commissione europea. (Startmag Web magazine)

Su altre fonti

Se, come sembra, questa crisi di governo ci sarà, si apre la possibilità per un nuovo protagonismo politico della società civile del nostro paese – chiamata, questa volta inderogabilmente, a smettere di lamentarsi di chi ci governa impegnandosi, invece, in una riscrittura storica della politica italiana. (SettimanaNews)

Ribadisce di aver cercato “fino all’ultimo utile” il dialogo ma il terreno è stato “disseminato di mine”. A sera, in apertura del Consiglio dei ministri, il premier annuncia di aver informato il Quirinale e accettato il passo indietro di Teresa Bellanova ed Elena Bonetti. (QuiFinanza)

”Rispondere alla pandemia - ha detto il leader di Iv davanti ai giornalisti - significa sbloccare davvero i cantieri, avere una strategia unitaria sulle politiche industriali, dall'acciaio ai trasporti. (Sky Tg24 )

"Comunque si chiuda la crisi – suggeriscono da più parti – da oggi in avanti conteranno molto, ma molto di più i partiti. "Comunque si chiuda la crisi – suggeriscono da più parti – da oggi in avanti conteranno molto, ma molto di più i partiti. (QUOTIDIANO.NET)

Teresa Bellonva, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto si dimettono dal governo. Tra i nomi che in queste ore circolano a Roma da fonti accreditate, ci sarebbe quello dell’ex governatore del Friuli Venezia Giulia, deputata del Partito Democratico, Debora Serracchiani. (Nordest24.it)

Firenze 13 gennaio 2021 - Quando attorno alle 18.20 Matteo Renzi descrive i comportamenti di Conte per i quali sta per aprire la crisi di governo, i più maligni, nell'anno consacrato a Dante, pensano al peccato dell'invidia. (LA NAZIONE)