Covid in Sicilia: aumentano posti occupati nelle intensive

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La situazione è stabile in Friuli Venezia Giulia, ma a livelli oltre soglia, pari a 15% e 17%.

Tale soglia è però superata da singole regioni

In 8 regioni e province autonome cresce la percentuale di posti in reparto occupati da pazienti Covid con sintomi, ovvero: Calabria (al 7%), Marche (al 10%), Puglia (al 4%), Piemonte (al 5%), Toscana (all’8%), Umbria (al 7%), Sardegna (al 6%) e Bolzano (al 9%). (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Su altre fonti

Sul tavolo, tra le altre cose, l'obbligo di terza dose per i sanitari e la riduzione della validità del green pass. CRONACA Video. I dati delle regioni. Sono otto le regioni che, secondo i dati Agenas, presenta un incremento del tasso di occupazione dei reparti Covid. (Il Messaggero)

Con la quarta ondata, una eventuale impennata dei ricoveri in terapia intensiva troverebbe molte regioni impreparate. (Il Fatto Quotidiano)

Anche nell’isola, infatti, contagi e ricoveri hanno ripreso ad aumentare, tanto che alcuni eventi previsti per i primi giorni di dicembre sono già stati annullati. Torna anche l’autocertificazione per dimostrare che chi si sposta dalle 20 alle 5 lo fa solo ed esclusivamente per motivi essenziali e inderogabili (Casteddu Online)

Dati Agenas alla mano, a livello nazionale il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari da parte di pazienti Covid è parti rispettivamente al 6% e 8% (quindi sotto la soglia limite del 10% e 15%). (TIMgate)

In altre 6 aumenta la percentuale di pazienti ricoverati nelle terapie intensive: Basilicata (al 2%), Lombardia (all’11%), Veneto (al 6%), Piemonte (al 6%), Sicilia (al 10%) e Trento (al 10%). Per quanto riguarda i posti letto in area medica l’aumento riguarda Calabria (al 7%), Marche (al 10%), Puglia (al 4%), Piemonte (al 5%), Toscana (all’8%), Umbria (al 7%), Sardegna (al 6%) e Bolzano (al 9%). (Mantovauno.it)

Per quanto riguarda i posti letto in area medica l’aumento riguarda Calabria (al 7%), Marche (al 10%), Puglia (al 4%), Piemonte (al 5%), Toscana (all’8%), Umbria (al 7%), Sardegna (al 6%) e Bolzano (al 9%). (La Sicilia)