Meloni critica Elkann per mancanza di rispetto al Parlamento

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Giorgia Meloni, premier italiana, ha recentemente criticato duramente John Elkann, presidente di Stellantis, per la sua decisione di non partecipare all'audizione in Parlamento, preferendo limitare la sua presenza ai colloqui con l'esecutivo. La premier, intervenendo su Rai 1, ha sottolineato come Elkann, nato a New York e domiciliato in Olanda, abbia mancato di rispetto alle istituzioni italiane, un'accusa che ha trovato eco anche tra le fila dell'opposizione, con Pd, M5s e Azione che si sono schierati sulla stessa linea.

La vicenda ha avuto inizio con l'audizione dell'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, l'11 ottobre scorso, durante la quale l'intero arco parlamentare aveva espresso critiche per la richiesta di ulteriori fondi. Successivamente, Elkann ha annunciato che non avrebbe partecipato all'audizione parlamentare, ritenendo di non avere nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato da Tavares. Questa decisione ha suscitato una reazione negativa da parte di Meloni, che ha stigmatizzato il rifiuto di Elkann come una mancanza di rispetto per il Parlamento.

Nonostante una telefonata di Elkann al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per ribadire l'apertura al dialogo con tutte le istituzioni e rassicurare sull'impegno industriale di Stellantis verso l'Italia, la polemica non si è placata. Meloni ha ribadito la disponibilità a un dialogo senza sudditanze con Stellantis, ma ha criticato la scelta di Elkann di non partecipare all'audizione parlamentare.

Nel frattempo, è stato fissato per il 14 novembre un tavolo al ministero dello Sviluppo economico e del made in Italy per affrontare la grave crisi dell'automotive. All'incontro parteciperanno i rappresentanti di Stellantis, delle Regioni in cui si trovano gli stabilimenti produttivi del gruppo, le organizzazioni sindacali e l'Anfia, l'associazione nazionale filiera italiana automotive.