Negli Usa una taglia da 15 milioni di dollari su Nicolas Maduro

L'HuffPost ESTERI

Secondo l’accusa, Maduro “ha permesso che il Venezuela fosse usato come un luogo sicuro dai narcotrafficanti”, ha detto l’attorney general Usa in una conferenza stampa.

Il dipartimento di Stato Usa offre sino a 15 milioni di dollari per informazioni utili all’arresto del presidente venezuelano Nicolas Maduro.

Ad annunciare la decisione clamorosa di Washington è l’attorney general William Barr.

Gli Stati Uniti hanno incriminato il presidente Maduro ed altri esponenti del suo governo per narcotraffico. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

", ha reagito Maduro. "Gli Stati Uniti e la Colombia stanno cospirando e hanno dato l'ordine di riempire il Venezuela di violenza. (RSI.ch Informazione)

DALL’INVIATO A NEW YORK. Le accuse di narcotraffico contro il suo regime giravano da tempo, ma ora sono state formalizzate a Washington dalla Criminal Division del dipartimento alla Giustizia e dai procuratori di New York e Miami. (La Stampa)

Dopo lo scoppio della crisi politica nel gennaio dello scorso anno, Nicolás Maduro non è più riconosciuto come presidente legittimo del Venezuela da diversi Paesi di tutto il mondo, tra i quali spiccano appunto gli Stati Uniti ma anche Spagna e Francia. (Ticinonline)

La Casa Bianca aveva già riconosciuto ufficialmente l'oppositore di Maduro, Juan Guaidò (CHI E'), come legittimo presidente del Venezuela. Favorire il traffico di cocaina dalla Colombia agli Stati Uniti, grazie all'"alleanza" tra governo venezuelano e le rinate Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia. (Sky Tg24 )

Lo scrive il presidente venezuelano Nicolas Maduro, dopo l’incriminazione per. narcotraffico da parte degli Stati Uniti, ribadendo le accuse contro Usa e Colombia già formulate ieri in un programma tv. (Gazzetta del Sud)

Secondo il dipartimento di giustizia americano, il leader chavista con l'aiuto delle Farc farebbe arrivare tonnellate di droga negli Stati Uniti. La reazione di Maduro. La reazione del presidente venezuelano non s’è fatta attendere e ha affidato le sue reazioni a un tweet. (Wired Italia)