Riforma pensioni, in Francia nono giorno di proteste

La Stampa ESTERI

Oggi è la nona giornata di mobilitazione nazionale in Francia contro la riforma delle pensioni. Quelle di oggi saranno per i sindacati francesi le prime manifestazioni massicce da quando il presidente Emmanuel Macron ha forzato il passaggio in Parlamento dell'innalzamento dell'età pensionabile senza un voto, applicando l'articolo 49.3 della Costituzione. A Parigi il corteo di oggi partirà alle 14 da Place de la Bastille e dovrebbe raggiungere l'Opéra alle 19 e, secondo quanto riferisce Bfmtv, sono attesi fino a 70 mila manifestanti. (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Francia, manifestanti bloccano deposito bus a Parigi 23 marzo 2023 (Il Sole 24 ORE)

Il sindacato CGT ha annunciato 3,5 milioni di persone in piazza in tutto il Paese, di cui 800.000 solo a Parigi. Il contestato innalzamento a 64 anni dell'età previdenziale è ormai legge ma le strade della capitale e di altre città di Francia continuano ad essere gremite di manifestanti. (ilmessaggero.it)

I manifestanti hanno anche dato fuoco a cassonetti e a diversi mucchi di rifiuti accumulatisi nella strade dopo giorni e giorni di sciopero dei netturbini. Alcuni 'casseurs' hanno lanciato sampietrini e altri oggetti contro la polizia che ha risposto sparando lacrimogeni. (Tiscali Notizie)

I treni ad alta velocità e regionali, la metropolitana di Parigi e i sistemi di trasporto pubblico di altre grandi città subiscono rallentamenti. Circa il 30% dei voli all’aeroporto di Parigi Orly è stato cancellato. (LaPresse)

I militanti di Potere al Popolo e dell'USB hanno dato vita a un flash mob di solidarietà con i manifestanti francesi che protestano contro la riforma delle pensioni varata dal governo Macron. All'esterno del consolato è stata posizionata una ghigliottina "simbolo della rivoluzione che dovrebbe avvenire anche qui in Italia dove prima moriamo e p oi ci danno la pensione". (Il Sole 24 ORE)

Nuova giornata di protesta martedì in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. Lo hanno annunciato i sindacati. "Il forte rifiuto di questo progetto da parte della società è legittimo e bisogna continuare a farsi sentire", ha dichiarato Marylise Léon, vicesegretaria generale della Cfdt citata dall'emittente Bfmtv. (Adnkronos)