Finti certificati di morte, il sistema delle mazzette all'Asl Napoli 1

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INTERNO

Una realtà intrisa di cinismo e corruzione emerge dagli uffici del distretto 24 dell'Asl Napoli 1, situato in via Chiatamone, dove un'organizzazione criminale avrebbe orchestrato un sistema ben strutturato per trarre profitto dalla burocrazia della morte. Le indagini rivelano che i cittadini, nel momento più delicato del lutto, venivano costretti a pagare somme che variavano dai cinquanta ai settanta euro per ottenere un certificato di morte o i documenti necessari alla cremazione. Importi che, secondo l'accusa, venivano poi girati a medici legali incaricati di firmare i certificati senza effettuare alcuna verifica sul defunto, consolidando così un modello di truffa al sistema sanitario nazionale.

La portata dell'organizzazione, secondo quanto emerso, coinvolgeva almeno 65 persone, tra cui dirigenti medici, impiegati comunali e impresari funebri, che, ciascuno con compiti ben definiti, collaboravano in un sistema di estorsione radicato e meticoloso. A capo di questa rete spiccano tre figure chiave: i dottori Federico Mirante, Luigi Rinaldi e Margherita Tartaglia, accusati di dirigere e mantenere operativo un meccanismo duraturo e orientato a commettere reati seriali. Tra le accuse mosse, spicca anche la firma di falsi certificati per contrassegni di parcheggio per disabili, per cui venivano richieste somme comprese tra i duecento e i trecento euro, sempre nell'ambito di un giro di mazzette sistemico.

Le intercettazioni, che hanno svelato la capillare rete di illeciti, mostrano un quadro desolante: un clima di totale asservimento alle logiche del guadagno illecito, con personale sanitario e amministrativo che cooperava senza scrupoli per sfruttare ogni margine a scapito di chi era già provato dalla perdita di un caro. La complessità e l'ampiezza dell'operazione, portata alla luce dall'inchiesta coordinata dai carabinieri del Nas di Napoli, sollevano interrogativi sulla vulnerabilità delle istituzioni pubbliche dinanzi a fenomeni di corruzione così profondi e ramificati.